Domenica scorsa la messa di papa Bergoglio a Manila è stata acclamata dai media come “la più grande messa della storia”. E’ stata l’apoteosi di Bergoglio.

Poi però si è scoperto che mentre si celebrava il trionfo dell’uomo Bergoglio, il Figlio di Dio era nel fango. Nel video cliccare qui potete vedere come è stata distribuita l’eucarestia in quella messa: un “passamano eucaristico” inaudito e vergognoso. Il cui esito finale sarebbe stato – secondo le testimonianze – il ritrovamento di particole pure nel fango (vedi l’articolo del Timone nello stesso link).

Come ebbe a dire amaramente Ratzinger: “QUANTE VOLTE CELEBRIAMO SOLTANTO NOI STESSI SENZA NEANCHE RENDERCI CONTO DI LUI !”

Evito ogni mio commento su un fatto che meriterebbe delle messe di riparazione e il mea culpa del vescovo di Manila (quello che piangeva quando fu creato cardinale, dovrebbe piangere – ma di dolore – per quello che è accaduto a Manila …)

Voglio però riproporvi le parole che il card. Ratzinger pronunciò nell’ultima commovente Via Crucis di Giovanni Paolo II

Che cosa può dirci la terza caduta di Gesù sotto il peso della croce? Forse ci fa pensare alla caduta dell’uomo in generale, all’allontanamento di molti da Cristo, alla deriva verso un secolarismo senza Dio. Ma non dobbiamo pensare anche a quanto Cristo debba soffrire nella sua stessa Chiesa? A QUANTE VOLTE SI ABUSA DEL SANTO SACRAMENTO DELLA SUA PRESENZA, in quale vuoto e cattiveria del cuore spesso egli entra! QUANTE VOLTE CELEBRIAMO SOLTANTO NOI STESSI SENZA NEANCHE RENDERCI CONTO DI LUI ! Quante volte la sua Parola viene distorta e abusata! Quanta poca fede c’è in tante teorie, quante parole vuote! Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui! QUANTA SUPERBIA, QUANTA AUTOSUFFICIENZA ! Quanto poco rispettiamo il sacramento della riconciliazione, nel quale egli ci aspetta, per rialzarci dalle nostre cadute! Tutto ciò è presente nella sua passione. Il tradimento dei discepoli, la ricezione indegna del suo Corpo e del suo Sangue è certamente il più grande dolore del Redentore, quello che gli trafigge il cuore. Non ci rimane altro che rivolgergli, dal più profondo dell’animo, il grido: Kyrie, eleison – Signore, salvaci (cfr. Mt 8, 25).

CARD. Joseph Ratzinger, Meditazioni per la Via Crucis 2005

IL NOSTRO CARO, GRANDE PAPA BENEDETTO…. VORREI CHIEDERE A TUTTI VOI DI PREGARE ARDENTEMENTE PER LUI, PERCHE’ IL SIGNORE LO CONSERVI A LUNGO FRA NOI: COME UNA LUCE ACCESA NELLA NOTTE DEL MONDO
(nel video un piccolo ricordo delle sue parole per far memoria della grandezza del suo magistero e della sua luminosa persona)

Joseph Ratzinger – Papa Benedetto XVI
Joseph Ratzinger – Papa Benedetto XVI 60° Anniversario di Ordinazione Sacerdotale 1951-2011 Sessant’anni di Apostolato

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