Parafrasando “la società liquida” di Zygmunt Bauman, possiamo ben dire che abbiamo ormai la politica allo stato liquido.

Il banale e prevedibilissimo “scioglimento” nel Pd di quel salotto dei “sobri” che fu Scelta civica (fin dall’inizio ribattezzato “Sciolta civica” dall’irriverente cantore del nostro tempo, Roberto d’Agostino) è solo l’ultima delle liquefazioni. Continua

STAMANI AVEVO CHIESTO PERCHÈ PAPA BERGOGLIO DIMENTICA SEMPRE I MARTIRI CRISTIANI PURE QUANDO SONO BAMBINI E PERFINO IERI DI FRONTE AL TERRIFICANTE RAPPORTO DELL’ONU SUI BAMBINI CRISTIANI E YAZIDI CROCIFISSI, SEPOLTI VIVI, VIOLENTATI, FATTI SCHIAVI DALL’ISIS IN IRAQ… Continua

Ecco cosa scrive Sandro Magister (nel suo sito www.chiesa) :

Il passaggio dall’anglicanesimo al cattolicesimo non solo di singoli individui ma di intere comunità con preti e vescovi è stato facilitato e regolato nel 2009 da Benedetto XVI con la costituzione apostolica “Anglicanorum cœtibus”. (…)
Ebbene, ecco le testimonianze degli anglicani Venables e Palmer raccolte dal vaticanista inglese Austen Ivereigh nell’eccellente biografia di Bergoglio da lui pubblicata alla fine del 2014:
“Nel 2009, quando papa Benedetto XVI creò una nuova struttura giuridica, l’ordinariato personale, per gli anglicani che diventano cattolici, Bergoglio chiamò il vescovo Gregory Venables, primate anglicano del Cono Sud (in comunione con Canterbury), che risiedeva a Buenos Aires. A colazione, ha ricordato Venables, ‘mi disse molto chiaramente che l’ordinariato era assolutamente superfluo e che la Chiesa ha bisogno di noi come anglicani’. Fu il messaggio di Bergoglio anche a Tony Palmer, che stava considerando l’ordinariato e si chiedeva se andasse bene per lui. ‘Mi disse che abbiamo bisogno di intermediari. Mi consigliò di non fare quel passo, perché sarebbe sembrato che avessi scelto una sponda precisa e in quel caso avrei smesso di essere un intermediario’. Bergoglio era convinto che Palmer dovesse restare anglicano ‘per amore della missione, questa missione di unità’, e gli consigliò di ‘abbandonare l’idea’ di diventare cattolico”.

Leggi qui tutto l’articolo

Il bacio della morte al Nazareno (inteso come patto) l’ha dato Giuliano Ferrara che aveva appena sfornato un pamphlet apologetico di Matteo Renzi e del suo “inciucio” col Cavaliere.

Renzi, in un batter d’occhio, l’ha sconfessato asfaltando al tempo stesso Berlusconi e i post-comunisti.

Ferrara, che è sia berlusconiano che postcomunista, è rimasto sotto le macerie di destra e di sinistra. Continua

QUESTO SI CHE E’ UN VESCOVO DI FRONTIERA (UN PASTORE CHE RISCHIA LA VITA PER IL GREGGE AFFIDATOGLI). MA NON SONO I VESCOVI COME LUI CHE HANNO RICEVUTO LA PORPORA CARDINALIZIA DA PAPA BERGOGLIO….. CHE BEL SEGNO DI VICINANZA DELLA CHIESA SAREBBE STATO…. (dal blog “San Pietro e dintorni” di Marco Tosatti)

Leggi l’articolo

 

L’ESPLOSIVA LETTERA DI UNA CATTOLICA AMERICANA A PAPA BERGOGLIO

“La mia vita personale è una testimonianza di questo. La Chiesa con i suoi precetti e consigli mi ha tirato fuori dal fango del peccato e dell’egoismo. E ora, Santo Padre, mi sembra che Lei trascini la Chiesa nel fango. Lei dice al peccatore che quello che è e che fa va bene così come è, dopo tutto. Lei non ci eleva al modello più alto di Cristo, come la Chiesa quale maestra delle nazioni ha sempre lealmente fatto; Lei ci lascia stare dove siamo, ci conforta, oppure tranquillizza, nel nostro peccato. Qui sta la crudeltà del sentimentalismo, che non è la vera pietà!”

Per leggere tutta la lettera (dal sito Riscossa cristiana) cliccare qui

Continua

Questi erano i titoli dei giornali di oggi:
Corriere della sera: “Un trans con la fidanzata in udienza dal papa”.
Avvenire: “Transessuale spagnolo in udienza dal Papa”.
La Repubblica: “Un transessuale in Vaticano, l’ultimo strappo di Francesco”.
La Stampa: “Francesco abbatte un altro tabù. Incontro con un trans”.
Libero: “L’ennesima svolta di Bergoglio. Un trans ricevuto in Vaticano”.

Diego, 48 anni, transessuale spagnolo, aveva scritto a Bergoglio che si sentiva emarginato dalla Chiesa locale. Il Papa allora non è intervenuto sul clero di quel paese, ma ha telefonato di persona due volte a Diego e infine lo ha addirittura ricevuto in udienza a Santa Marta. E lo ha fatto sapere. Quindi i giornali e i commentatori hanno colto il significato dell’evento che, a questo punto, non è più privato, ma è generale, simbolico e ideologico. Segno di una “nuova era”. Di questa dunque parliamo. Continua

Ci sono due insistenti messaggi che mi arrivano da Oltretevere. Il primo è questo: “Al Conclave è successo di tutto”. Questa voce c’entra – lo vedremo dopo – col secondo messaggio che filtra: “Ormai abbiamo le mani nei capelli”. Una battuta pronunciata da chi era, all’inizio, “bergogliano” e che riguarda il recente viaggio in Asia, ma non solo.

 

VIAGGIO RIVELATORE

In questi giorni ci sono stati scivoloni papali che hanno fatto clamore e scandalo: quello sul “pugno” a chi dice una brutta parola “alla mia mamma” (incredibile commento alla strage di Parigi per le vignette).

E quello sui cattolici che fanno figli “come conigli” (che non è solo una battuta infelice perché tutto il contesto era discutibile).

Ha suscitato smarrimento fra i cattolici anche il rimprovero alla donna con otto figli e i parti cesarei: se avesse detto che usava la pillola o aveva divorziato, Bergoglio le avrebbe detto “chi sono io per giudicare?”. Continua

Domenica scorsa la messa di papa Bergoglio a Manila è stata acclamata dai media come “la più grande messa della storia”. E’ stata l’apoteosi di Bergoglio.

Poi però si è scoperto che mentre si celebrava il trionfo dell’uomo Bergoglio, il Figlio di Dio era nel fango. Nel video cliccare qui potete vedere come è stata distribuita l’eucarestia in quella messa: un “passamano eucaristico” inaudito e vergognoso. Il cui esito finale sarebbe stato – secondo le testimonianze – il ritrovamento di particole pure nel fango (vedi l’articolo del Timone nello stesso link). Continua