La decisione di Matteo Renzi di bloccare nuove sanzioni della Ue alla Russia ha spiazzato tutti ed è una mossa coraggiosa che potrà avere conseguenze importanti. Difficile dire se c’è dietro una strategia, una visione anche geopolitica oppure se è frutto di istinto, di improvvisazione tattica.

Il premier ha disorientato certi suoi fan “ultra-atlantisti” di casa nostra e ha irritato May, Merkel e Hollande che invece spingevano in direzione di nuove (e controproducenti) sanzioni, seguendo la politica aggressiva verso la Russia del duo Obama/Clinton.

Matteo ha sorpreso anche perché era di ritorno proprio dal viaggio negli Stati Uniti, dove era stato accolto con grandi onori ed era stata declamata ai quattro venti la coincidenza di vedute tra lui e Obama. Eppure, il giorno dopo, ha bloccato le nuove sanzioni alla Russia pur sapendo che la priorità dell’attuale presidente americano è proprio la “guerra” a Putin. Continua

E’ sempre più evidente che il Vaticano è stato trasformato nella cappellania di mister Obama e della Clinton. Ed è purtroppo evidente che i media (perlopiù) danno una versione di parte degli avvenimenti in corso.
Esempio odierno. I giornali italiani (in genere di obbedienza americana e di rito obamiano) oggi magnificano il glorioso attacco a Mosul per liberare la città dall’Isis. E il “Corriere della sera” annuncia trionfalmente, addirittura: “Elicotteri italiani in prima linea”.
Ci sono solo alcune domande che nessuno si pone:

1) perché proprio ora, guarda caso a venti giorni dal voto per le presidenziali americane? Questa mossa non avrà a che fare col fatto che Trump da mesi attacca l’amministrazione Obama/Clinton per aver lasciato dilagare le organizzazioni terroristiche?
Perché Obama – che sta pesantemente interferendo con la campagna per le presidenziali – ha lasciato Mosul per due anni in mano all’Isis, permettendo che perpetrasse crimini immensi, ma tre settimane prima delle elezioni chiama il settimo cavalleggeri per liberare quella stessa Mosul dall’Isis? Nessuno sente puzza di bruciato e anche di altro?

2) perché per liberare Mosul le milizie sciite vanno bene, mentre per liberare Aleppo (sempre dall’Isis) no?

3) Perché la stessa identica operazione di liberazione di Mosul dai terroristi va bene se la fa il governo iracheno ed è invece “criminale” se la fa il governo siriano per liberare Aleppo?

4) Perché quando il governo siriano ha lanciato l’offensiva per liberare Aleppo Est dai terroristi, gli Usa (e compari) sono insorti denunciando “crimini di guerra”, mentre i bombardamenti su Mosul (identici a quelli su Aleppo) sono invece una meritoria opera di liberazione? Ed è vero – come accusa il governo siriano – che gli americani lasceranno che i terroristi dell’Isis fuggano da Mosul al fine di farli andare in Siria?

5) Perché i giornaloni italiani come il “Corriere della sera”, pochi giorni fa, nel momento in cui è partita l’offensiva del governo siriano, lanciavano titoloni tipo “L’Europa salvi il suo onore impedendo la fine di Aleppo”, quando in ballo c’era semmai la liberazione di Aleppo? NB L’Europa e l’Italia sono in prima linea nell’attacco di oggi a Mosul, ma sul Corriere non leggerete mai il titolo “L’Europa salvi il suo onore impedendo la fine di Mosul”…

6) PERCHE’ IL CAPPELLANO DI OBAMA, PADRE BERGOGLIO, NEI GIORNI DELL’OFFENSIVA SIRIANA SU ALEPPO SI E’ AFFRETTATO A LANCIARE UN APPELLO PER FERMARE LE ARMI (ALL’UNISONO CON LA CASA BIANCA), MENTRE SI GUARDA BENE DAL FARLO IN QUESTE ORE DURANTE L’OFFENSIVA SU MOSUL?

7) E PERCHE’ NESSUNO NELLA STAMPA ITALIANA RIPRENDE MAI LE NOTIZIE DI WIKILEAKS RIGUARDANTI I PIANI AMERICANI SUL VATICANO E SULLA CHIESA (O SUI MEDIA)?

8) PERCHE’ I NOSTRI VATICANISTI BERGOGLIANI SONO COSI DISATTENTI E ACRITICI VERSO L’IMPERO USA?

9) PERCHE’ E’ STATA DEL TUTTO IGNORATA, SIA DALLA STAMPA ITALIANA CHE DAL VATICANO E DA BERGOGLIO, LA STRAORDINARIA E DRAMMATICA TESTIMONIANZA DELL’ARCIVESCOVO DI ALEPPO ALLA COMMISSIONE ESTERI DEL SENATO ITALIANO (QUI) ?
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E GLI INTELLETTUALI CATTOLICI? DOVE SONO QUEGLI INTELLETTUALI CATTOLICI UN TEMPO CRITICI CON LA TEOLOGIA POLITICA E L’OCCIDENTALISMO?
NON E’ TRAGICO AVERE UN PAPA TRASFORMATO PURTROPPO IN MAGGIORDOMO DELLA CASA BIANCA (LAICISTA E ANTICATTOLICA)?
E TUTTO QUESTO NON GETTA UNA STRANA LUCE SUL MISTERIOSO DIMISSIONAMENTO DI BENEDETTO XVI CHE ERA UOMO LIBERO E NON SOTTOMESSO AI VOLERI DI NESSUN IMPERO?

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Nel 2017 siamo a 500 anni dello scisma protestante (che segna la fine dell’unità spirituale dell’Europa) e a 100 anni delle apparizioni di Fatima, il più grande evento profetico della storia della Chiesa.

Lutero è all’origine di quel soggettivismo da cui – come insegna Jacques Maritain – sono nate poi le filosofie e le ideologie che abbiamo sperimentato nei tempi moderni.

Invece le apparizioni di Fatima – dove la Madonna preannuncia la rivoluzione bolscevica in Russia, le persecuzioni comuniste e la seconda guerra mondiale – misero in guardia proprio dalle conseguenze apocalittiche di quelle ideologie contro Dio.

C’è dunque un misterioso antagonismo fra i due eventi. In questi giorni si ricordano le loro date fondamentali: il 31 ottobre è il giorno di Lutero, mentre – all’inverso – il 13 ottobre è il giorno di Maria. Continua

L’euro in sé è un affare (come fu promesso) o una maledizione (come oggi appare)? Ci sono contrapposte opinioni. Ma parlano i fatti invece su come la moneta unica è stata concretamente realizzata e gestita.

Il professor Mario Baldassarri, col suo Centro studi Economia reale, ha calcolato quanto ci è costata la politica della Banca centrale europea guidata – dal 2003 – da Jean-Claude Trichet in base ai diktat teutonici della Bundesbank, quelli che vogliono l’euro come un super-marco.

I NUMERI

Ebbene, “all’intera eurozona la super moneta unica è costata dal 2003 al 2014 l’11% di Pil in meno e 18 milioni di disoccupati in più. A questo si aggiunge il costo della stupidità di Maastricht, che ha spinto tutti i governi a cercare di azzerare il deficit aumentando tasse e tagliando investimenti. Qui abbiamo perso altri 8 milioni di occupati e il 5% di Pil”. Continua

Robert Spaemann e Josef Seifert, due filosofi cattolici, amici e collaboratori di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, demoliscono l’Amoris laetitia (e il pensiero) di Bergoglio. Il cardinale Mueller definisce “eretica” l’affermazione di “uno dei più stretti consiglieri” di Bergoglio.

Mentre il catto-conservatore americano George Weigel, che sta con Bergoglio, se la prende con Benedetto XVI perché è ancora “papa emerito”, mentre – secondo lui – doveva tornare semplicemente vescovo.

Sono fatti di questi giorni. Nella Chiesa è in corso un terremoto. Ma per capirlo bisogna partire dagli antefatti. Continua

La trovata del partito della famiglia di Mario Adinolfi, politico di antico pelo, si spiega solo come la sua ricerca personale di una qualche visibilità nel Palazzo? Difficile dirlo.

L’iniziativa è nata in disaccordo con gli altri organizzatori del Family day ed è destinata al fallimento. Però è uno dei tanti segnali dell’inquietudine dei cattolici italiani.

Essi stanno vivendo un dramma spirituale ed ecclesiale, ma dai risvolti sociali e politici perché il movimento cattolico – attraverso la Dc – ha governato l’Italia dal 1945 al 1989 e poi, scomparsa la Dc, è stato di fatto uno dei pilastri degli equilibri politici nella seconda repubblica.

Ora tutto sembra terremotato. Non si è mai vista una situazione così buia, dolorosa e confusa fra i cattolici italiani nell’ultimo secolo. E’ un panorama di macerie, come se un ciclone avesse investito e devastato tutto.

Non solo per la “rivoluzione antropologica” anticristiana imposta dall’Impero all’Europa occidentale, ma soprattutto per l’irrompere del Papa argentino che è di fatto nemico della presenza pubblica dei cattolici, nemico di una presenza cristiana che abbia un’identità e dei principi specifici. Continua

Dopo l’approvazione della legge Cirinnà, Matteo Renzi ha dichiarato: “Ha vinto l’amore”. L’amore per le poltrone (ha chiosato qualche maligno, pensando pure ad Alfano e Verdini).

Avrebbe potuto fare un figurone citando Virgilio: “Omnia vincit amor et nos cedamus amori” (“L’amore vince tutto, anche noi cediamo all’amore”). Ma anche questa si prestava alla parodia: come non cedere all’amore della poltrona?

E’ evidente che nel Giglio magico – secondo gli oppositori cattolici, ma anche secondo gli oppositori di Sinistra – si applica la filosofia ispirata a un fiorentino antico, Niccolò Machiavelli, e a uno dei giorni nostri: Denis Verdini, che, per la Sinistra snob, è indigeribile, mentre a Renzi va benone.

Matteo non ha l’intralcio di una cultura politica – e di una Chiesa solida – che invece avevano nella Dc di De Gasperi e Dossetti, di Mattei, Moro e Fanfani. Non ha l’impiccio di grandi principi che possono ostacolare la sua azione e il suo potere. Continua

C’è uno sfondo quasi apocalittico nello storico incontro di papa Francesco con il patriarca ortodosso Kirill e s’intravede nella solenne Dichiarazione che hanno firmato: Dalla nostra capacità di dare insieme testimonianza dello Spirito di verità in questi tempi difficili dipende in gran parte il futuro dell’umanità”.

E’ un’ombra apocalittica che – in modo discreto – si trova nel magistero di tutti gli ultimi papi, da Pio XII a Benedetto XVI (ne parlo proprio nel mio libro, “La profezia finale”).

Siamo del resto nell’epoca della minaccia atomica planetaria e oggi del terrorismo globale. Il tempo in cui l’autodistruzione dell’umanità è diventata possibile.

E’ stato lo stesso Francesco, ripartendo verso il Messico, a sottolineare sull’aereo questo aspetto con una frase enigmatica: “Io mi sono sentito davanti a un fratello… Due vescovi che parlano… sulla situazione del mondo, delle guerre, che adesso rischiano di non essere tanto ‘a pezzi’, ma che coinvolgono tutto”.

Finora Francesco aveva detto che è in corso una “terza guerra mondiale a pezzi”. Ora intravede il rischio della sua esplosione globale. Continua

Chissà perché, per i fatti di Parigi, nessuno parla di ideologia islamista.
Chissà perché nessuno ricorda gli insegnamenti profetici di Oriana Fallaci, di Benedetto XVI e del cardinale Biffi che furono moralmente linciati per aver detto la verità.
Chissà perché nessuno evidenzia il fallimento autodistruttivo del buonismo ecumenista bergogliano che spalanca le frontiere e così porta al suicidio d’Europa.
Chissà perché nessuno parla dell’impotenza e della viltà di questa Europa di burocrati “politically correct” e di tecnocrazie anticristiane.
Chissà perché nessuno parla della vergognosa serie di errori di Obama che hanno provocato disastri fra Mediterraneo e Medio Oriente.
Chissà perché nessuno nota l’ammutolita subalternità delle stesse élite laiciste europee che non perdono occasione per denigrare e attaccare la Chiesa, ma che non osano proferire parola quando si parla di mondo islamico.

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Antonio Socci Continua

Pur prossimo agli ottant’anni, papa Bergoglio è instancabile, un vero ciclone. Ma il suo travolgente viaggio americano ha fatto sorgere in alcuni cattolici una domanda: quali obiettivi persegue? Per chi lavora?

E’ improbabile che lavori per il Dio dei cattolici, dal momento che lui stesso ha dichiarato a Scalfari: “non esiste un Dio cattolico”. Rimanda a un’idea generica di Dio che può trovar posto solo in una vaga religione universale postcristiana.

Il fatto che venga acclamato ed esaltato da tutto l’establishment politico e mediatico che ha sempre avversato la Chiesa Cattolica inquieta molti credenti. Continua