Ecco la voce dei Patriarchi orientali, cattolici e ortodossi. Da leggere e meditare attentamente

http://www.zenit.org/it/articles/i-patriarchi-orientali-legittimo-l-uso-della-forza-per-difendere-i-cristiani-in-iraq Continua

Ci sono voluti una ventina di giorni e molti poveracci, inermi e innocenti, morti ammazzati, ma alla fine pure papa Bergoglio è arrivato a dire che occorre “fermare” quei sanguinari criminali che squartano, sgozzano, stuprano, crocifiggono e altre orrori…
Fermare, ma – ha precisato – “non bombardare”. E come allora? Con truppe di terra vorrebbe dire “guerra”, proprio ciò che si vuole evitare.
Allora come? Proponendo al sanguinario Califfo una partita a tressette (col morto) e chi vince prende tutto? O con la famosa partita a calcio con Maradona?
Dire “fermarli” ma senza l’uso (ovviamente mirato e proporzionato) della forza è assurdo. Sono queste sottili ipocrisie che a volte inducono a sospettare che si voglia salvare più la faccia (propria) che le vite altrui. Ma spero che sia un sospetto infondato…
In attesa di saperlo siamo comunque grati per questa (sia pur timida e reticente) parola: “fermare gli aggressori”.
Restano, purtroppo, le voci della corte… quelli che fino a ieri chiedere di fermare gli assassini significava volere la guerra e le crociate, quelli che “se il Papa tace significa che vuol evitare ritorsioni più gravi”, quelli che “se non dice niente significa che sta operando riservatamente”….
Tutte balle. In Vaticano si erano semplicemente illusi che vi fosse ancora una via diplomatica mentre quegli assassini – come denunciavano i vescovi del posto – volevano solo conquistare, convertire a forza e massacrare e non hanno mai voluto saperne di “dialoghi”.
Aggiungete a questa illusione l’equivoca ideologia cattoprogressista del dialogo ad ogni costo che ha indotto Bergoglio a mai nominare l’islamismo e il disastro è fatto….
Poveretti quei cristiani macellati…
A proposito, ci sarebbe poi il capitolo triste di chi sostiene che quelli del Califfato non hanno nulla a che fare con l’Islam. Già. Chissà perché allora impongono la conversione a forza all’Islam o la morte…
E poi ci sono quei tristissimi cattoprogressisti che insorgono perché si parla di “cristiani perseguitati”… Che vergogna!
Continua

Il dramma in corso dei cristiani perseguitati vede i laici (perfino governi anticlericali come quello francese) quasi più sensibili del mondo cattolico ed ecclesiastico. Dove si trattano con poca sensibilità e qualche fastidio le vittime, mentre si usa una reticente cautela – cioè i guanti bianchi – verso i carnefici. Continua