Dieci anni fa l’Osservatore romano ha scritto che Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini “rimane un capolavoro, e probabilmente il miglior film su Gesù mai girato”. Martin Scorsese ha detto la stessa cosa.

Non so se è proprio così. Ma quell’opera pluripremiata, datata 1964 (quest’anno ha 60 anni), rappresenta anzitutto un dramma irrisolto, per il suo autore e per il mondo culturale italiano (laico-marxista ieri e oggi genericamente progressista) che non ha mai fatto veramente i conti con il cristianesimo. Continua

Giovanni XXIII – come sanno gli esperti – non era un “progressista”, ma un conservatore: ammirava Pio IX e voleva stare “nel solco luminoso tracciato da Pio XII” (parole sue). I tradizionalisti non riescono a spiegare perché fu proprio lui a volere il Concilio Vaticano II (desiderava parlare al cuore degli uomini come buon pastore).

IL GESTO DI CONGAR

Il professor Roberto De Mattei, valente storico della Chiesa e tradizionalista, ritiene – in sintesi – che la catastrofe della Chiesa attuale derivi proprio dal Concilio (di cui ha scritto una storia). Continua

La Chiesa dovrebbe essere sempre la stessa, custodendo la verità rivelata (che è sempre la stessa) e guidando gli uomini all’eternità.

Ma dal 2013 è diventata un’altra cosa da ciò che è stata per duemila anni. E, al seguito di papa Bergoglio, anche i vescovi italiani sembrano essere passati dal Cuore Immacolato di Maria a quello di Maria Elena Boschi, di Greta Thunberg, di Laura Boldrini e di Emma Bonino.

Infatti si sono buttati in politica scagliandosi non contro chi propugna politiche contrarie ai valori cattolici, ma proprio contro chi si ispira a quei valori.

La pubblica devozione alla Madonna, per loro, è diventata addirittura uno scandalo : il presidente della Cei Bassetti, alla vigilia delle europee, fulminò Matteo Salvini proprio per aver mostrato un rosario in pubblico e per aver affidato l’Italia al Cuore Immacolato di Maria (Il “Fatto quotidiano” titolò: “Cei: votate tutti tranne Salvini’”). Continua

E’ scoppiato il caso di padre Giovanni Cavalcoli, il domenicano che ai microfoni di “Radio Maria” (e poi ad altri microfoni) ha detto, sul terremoto e le unioni civili, delle enormità che sono state comprensibilmente bacchettate dal Vaticano.

Subito “Corriere della sera” e “Repubblica” hanno cercato di incasellare p. Cavalcoli nel fronte “destro”. Il “Corriere” ha scritto che il frate “ha fama di ultrareazionario”. E “Repubblica” ha cercato di farlo passare come un teologo avverso a papa Bergoglio.

Si dà il caso invece che p. Cavalcoli sia un acceso sostenitore di papa Bergoglio. Infatti – nel pieno delle polemiche del Sinodo sulla famiglia – gli fornì un un decisivo supporto teologico.

Il 17 ottobre 2015 fu pure intervistato su “Vatican insider” dal più bergogliano dei vaticanisti, Andrea Tornielli, a sostegno delle tesi del papa e, in quell’occasione, in cui si scagliò contro il “conservatorismo rigorista”, Tornielli lo presentò come un’autorità.

Non parliamo poi di “Radio Maria” il cui tifo bergogliano è sfegatato: da lì piovono fulmini e saette su tutti coloro che avanzano riserve sulle idee di Bergoglio. Continua

Papa Francesco fa culminare l’ “Anno della fede” indetto dal suo predecessore con la veglia di preghiera mariana di ieri e, oggi, in piazza San Pietro, con una cerimonia molto significativa: rinnoverà la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria ai piedi della statua della Madonna di Fatima, fatta arrivare direttamente dal santuario portoghese. Continua

Papa Bergoglio è alle prese col giallo del “quarto segreto” di Fatima, la misteriosa parte della profezia della Madonna che non sarebbe ancora stata pubblicata? Lo si evince da una serie di eventi sorprendenti di questi giorni. Continua