Adriano alza lo sguardo, sorride e scandisce piano queste parole: “il Papa è rock”.
Improvvidamente un gruppo cattolico di Battipaglia se l’è presa (pare addirittura l’abbia denunciato per “offesa alla religione cattolica”). Incredibile. Mai Adriano è stato così cattolico come in quell’istante. Sarà pure “il re degli ignoranti” – come ama definirsi – ma su questa storia l’ha guidato un angelo che la sa straordinariamente lunga.

Perché non solo “il Papa è rock”, ma “il Papa è The Rock”, è “la” Roccia. E siccome dietro l’orchestra di Adriano s’intravedeva l’immagine del volto di Cristo (quello della Sindone), aggiungo che Pietro è “rock” perché poggia su di Lui, la vera Roccia, su cui è costruita la bellissima cattedrale soprannaturale che è la Santa Chiesa di Dio.

Forse fra i suoi autori qualcuno avrebbe preferito che dicesse “Wojtyla è rock, Ratzinger è lento”, ma Adriano è un grande: “il Papa è rock”. Continua

I casi sono due. O gli esperti dell’Organizzazione mondiale della Sanità sono degli irresponsabili da mandare subito a casa a occuparsi dei giardinetti o davvero – con l’influenza aviaria di origine cinese – incombe sul mondo una minaccia letteralmente apocalittica che potrebbe fare un oceano di vittime (da 50 a 300 milioni, dicono le proiezioni più allarmistiche) e mettere in ginocchio tutto il pianeta. Qualcosa di paragonabile al diluvio universale. La notizia di ieri sui tre animali che sarebbero stati contagiati in Romania, non è affatto tranquillizzante per l’Europa.

Fa bene il ministro Storace a evitare allarmismi, che potrebbero scatenare il panico, perché l’epidemia fra gli esseri umani – ad oggi – è solo una possibilità, non una certezza, ma lui stesso riconosce che “la preoccupazione è fondata” e infatti si stanno preparando anche in Italia serie contromisure.
Non a caso in queste ore alla Casa Bianca è stato convocato un vertice mondiale, con la partecipazione di 65 paesi.
La possibilità di una pandemia, con la trasmissione del virus da uomo a uomo non solo decimerebbe la popolazione del pianeta, ma provocherebbe un collasso senza precedenti nei nostri paesi che avrebbe anche conseguenze economiche e sociali incalcolabili. Tuttavia è innanzitutto il costo umano che impressiona. Continua

Nel mondo i cattolici sono più di 1 miliardo e in totale i cristiani sono 2 miliardi.
E’ la fede che unisce la maggior parte degli esseri umani sul pianeta nell’anno 2005.
La Chiesa inoltre ha 2000 anni e ha letteralmente partorito la nostra civiltà europea.
La Chiesa non impone nulla a nessuno, ma è ancora oggi la realtà più perseguitata nel mondo: nei sistemi comunisti (Cina, Corea del Nord, Vietnam, Cuba, Laos), in quelli islamici e nelle diverse autocrazie asiatiche e africane dove si cerca di estromettere Cristo dalla vita umana con ferocia e violenza fisica.

Date queste premesse, ci si chiede: il Sommo Pontefice a cui guardano miliardi di esseri umani può commentare liberamente il Vangelo della domenica, al Sinodo mondiale dei Vescovi sull’Eucarestia, o deve chiedere il permesso di parlare a Fassino, Capezzone, Rizzo, Grillini e Livia Turco, facendosi dettare da loro cosa deve dire?
Tutto il problema sta qui. La Chiesa che è in Italia da 2000 anni (un po’ prima che arrivassero i Ds, l’Arcigay e i radicali…), la Chiesa che ha salvato l’Italia dalla barbarie e l’ha trasformata nel giardino del mondo, può parlare di Dio? Continua

Vi racconto una vicenda bellissima della vita di Francesco d’Assisi, che riempie di commozione e stupore e che ci chiama a vivere l’unica, vera “teologia della liberazione”, quella che ha davvero il potere di liberare un popolo immenso da sofferenze tremende… Continua

E’ interessante che Riccardo Pacifici – portavoce della Comunità ebraica romana – abbia richiamato l’attenzione sull’Ucoii, l’Unione delle comunità e organizzazioni islamiche italiane. Anche perché oggi è l’associazione più ramificata a cui fanno capo tante moschee delle città italiane.

Pacifici ha segnalato un fatto che è passato pressoché inosservato: l’intervento di Hamza Piccardo, il segretario dell’Ucoii, a “Controcorrente”, un programma SkyTg24.
A proposito del crudele massacro di un cittadino israeliano, Sassan Nuriel, un civile innocente che Hamas ha catturato, ha filmato con la benda agli occhi e le mani legate e ha mostrato anche mentre implorava pietà, per poi assassinarlo a sangue freddo, Piccardo – secondo l’agenza Apcom – ha dichiarato a Sky: “Il video dell’uccisione del colono ebreo diffuso da Hamas non è un atto di terrorismo, ma un atto di guerra. Continua

Dopo l’indecente cagnara di alcuni studenti rossi che ieri a Siena, al convegno di “Liberal”, hanno impedito di parlare al cardinal Ruini, il leader del centrosinistra Romano Prodi non può fare spallucce.

Chi tace acconsente e il suo silenzio significa dare l’avallo a questo tipo di intimidazioni intolleranti che non si limitano a zittire e insultare gli avversari politici (e sarebbe già gravissimo), ma addirittura prendono di mira un prelato, il presidente dei vescovi italiani.
Secondo le agenzie infatti l’aggressione verbale e l’”invasione” che ha costretto al silenzio il cardinale è stata organizzata da “varie formazioni politiche che fanno riferimento all’area della sinistra, tra le quali Udu-Unione degli universitari, Farfalle rosse, Giovani comunisti, Uds e anche Arcigay e Arcilesbica”.
Se queste associazioni non smentiranno e non prenderanno le distanze, con una chiara condanna, si tratta di gruppi che a pieno titolo fanno parte del centrosinistra di Romano Prodi. Continua

Sui giornali abbondano le discussioni di religione (spesso a sproposito…). Una sola persona è totalmente censurata: Maria di Nazareth. Guai a parlare di Lei o peggio ancora guai a far parlare Lei, ad ascoltare cosa dice… Un caso (che conosco di persona) curioso ed emblematico Continua

Non c’è nulla di più intollerante – nella Chiesa – dell’inquisizione progressista.

Lo conferma, per l’ennesima volta, l’anatema che dalle colonne del “Manifesto” Adriana Zarri (teologa, o meglio giornalista cattoprogressista) ha scagliato contro Guido Ceronetti, definito “anticonciliare, di tipo lefebvriano” (lui che non è neanche cattolico).

Di quale terribile colpa si sarebbe macchiato lo scrittore torinese?
Semplice. In una lettera aperta al nuovo Papa, sulla Repubblica, ha chiesto “che sia tolto il sinistro bavaglio soffocatore della voce latina della messa” e sia possibile celebrarla accanto a quella in volgare “imposta da una riforma liturgica distruttiva”.
Ceronetti aggiungeva: “Certamente non ignorerete quanto piacque alle autorità comuniste quella riforma conciliare dei riti occidentali; non erano degli stupidi, avevano nella loro bestiale ignoranza del sacro, percepito che si era aperta una falla”.
In effetti il latino era il concreto legame universale che univa i cristiani di tutto il pianeta in un’unica Chiesa guidata da Pietro e in un’unica fede che nessun potere poteva intaccare. Cancellare quella liturgia ha enormemente indebolito i cristiani. Continua

“Libero” ha dedicato un’intera pagina di lettere al mio botta e risposta con Feltri. Che lealmente scrive: “la maggior parte delle lettere, a occhio e croce, dà ragione a Socci”.

Ma si tratta di diverse percezioni della vita, non ci sono ragioni e torti. Semmai c’è un caso da chiarire.

Feltri ripete che io – nel libro “Com’è bello il mondo, com’è grande Dio” – avrei “scippato Indro Montanelli al club dei laici e degli atei per inserirlo nella comunità dei credenti”. Dove si riunisca tale club non lo so. Sospetto che Montanelli l’avrebbe evitato (e pure Feltri).

In ogni caso a pagina 23 del mio libro si legge: “Nessuna conversione in punto di morte. E rifiuto di ogni cerimonia religiosa. Montanelli è stato ‘non credente’ fino alla fine”. Continua