“L’inizio della vita del figlio non si può leggere senza leggere la vita della mamma; e la vita dopo la nascita non si capisce se non si legge la vita prima di nascere”.

Quando si parla di “utero in affitto” – invece di considerare la donna come se fosse un forno intercambiabile in cui si fa cuocere un pane (che resta estraneo al forno) – bisognerebbe tener presenti le parole citate, tratte dal bel libro del neonatologo Carlo Bellieni, intitolato I primi 1000 giorno d’oro (Ancora). Continua

Il quotidiano dei vescovi Avvenire è cristiano? L’abc della fede è la gratitudine per quello che Dio ci dà. Papa Francesco invita a ringraziarlo “riconoscendo che tutto il bene è dono suo” e così ha fatto Donald Trump dopo essere scampato per un centimetro alla pallottola.

Ma Avvenire ieri lo ha attaccato per questo paragonandolo al patriarca di Mosca che evocò Dio per giustificare l’invasione dell’Ucraina. I due fatti sono del tutto opposti. La gratitudine di Trump è casomai identica a quello di Giovanni Paolo II quando, anch’egli, sopravvisse all’attentato. Continua

Un anno fa sui media italiani si è cominciato a parlare della cantante Taylor Swift che negli Stati Uniti aveva acquisito una straordinaria popolarità. Da noi era dunque famosa per essere famosa (oltreoceano).

In Italia – come è stato notato – nessuno conosceva le sue canzoni(poche le eccezioni). Eppure quando – poco dopo – è stato annunciato il suo tour europeo è iniziata la “febbre” che poi ha portato migliaia di persone allo stadio milanese di San Siro per ascoltarla. Continua

Mentre propongo il mio articolo sull’attentato a Trump, ricordo che è in corso negli Stati Uniti il grande pellegrinaggio (voluto dai vescovi per preparare il Congresso eucaristico). Si tratta di due itinerari che tracceranno una croce su quel Paese, attraversando 27 stati e 65 diocesi e coprendo una distanza complessiva di 6.500 miglia a piedi. Portando Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento per le strade e le città di quella nazione i vescovi americani implorano la benedizione del Cielo. Ne ho scritto QUI. Una bellissima iniziativa (come un grande esorcismo) che avrà effetti benefici per questo grande Paese e, di conseguenza, per il mondo.

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Il proiettile che volava verso la testa di Donald Trump, per un piccolo movimento dell’ex Presidente nell’ultima frazione di secondo, ha colpito solo il suo orecchio. Così ha avuto salva la vita.

Senza quel movimento sarebbe stato un colpo mortale per lui e pure per la pace negli Stati Uniti che, secondo Paolo Mieli, “sarebbero precipitati nella guerra civile”. Infatti la pallottola, ferendo l’orecchio, è passata a un centimetro dal cervello. Continua

AVEVA COMPASSIONE DI TUTTI ED E’ VENUTO PER LIBERARE I FRATELLI DA OGNI MISERIA E INFELICITA’

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Per gentile concessione dell’editore pubblichiamo un brano tratto da Luigi Giussani, “Una rivoluzione di sé. La vita come comunione (1968-1970)”, Rizzoli editore, pp. 324, euro 17 (in libreria dal 16 luglio).

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di don Luigi Giussani

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Vediamo, dunque, dapprima quello che significò la venuta di quell’uomo, il camminare per le strade di questo mondo di quell’uomo che era comunione col Padre. (…)

È venuto perché, attraverso il dono di Sé ai fratelli, il dono della Sua forza, il dono di qualcosa che Lui aveva dentro – pensiero, parola, potenza trasformatrice, taumaturgica –, i fratelli fossero liberati da ogni miseria. In Lui c’era una attenzione, dunque, profonda al fratello che il Padre Gli faceva incontrare. Il progetto Suo era grande come il mondo: «Venite a me voi tutti che siete stanchi e schiacciati e io vi libererò». «Senza di me nessuno può far nulla.» Continua

Si può leggere QUI anche l’intervista che Maurizio Caverzan mi ha fatto sul mio libro, “Dio abita in Toscana” e che è stata pubblicata dalla “Verità” il 13 luglio scorso.

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Da esperto di cose ecclesiastiche, al di sopra di ogni sospetto, Filippo Di Giacomo, sul Venerdì di Repubblica, ha commentato la Settimana sociale dei cattolici organizzata dalla Conferenza episcopale e ha ironizzato sull’attivismo dei vescovi italiani ed europei che – durante la campagna elettorale – “hanno dispensato univoci consigli agli elettori” (cioè indicazioni di voto per il centrosinistra).

POPOLO CONTRO ELITE

Poi ha concluso: “La presa d’atto dei risultati comporta l’ammissione che l’elettorato cattolico, qualora ancora esista, in tutta Europa non ha esaudito i desiderata episcopali. Molti elettori europei sembra abbiano voluto punire l’ossessione da Grande Fratello di Bruxelles per i ripetuti tentativi di far tacere il dissenso (bollato come conservazione), motivato da ragioni etiche in materia di vita, famiglia, educazione”. Continua

Primo Levi, nell’inferno del lager nazista, trovò nella poesia di Dante (per la precisione il Canto di Ulisse, che aveva imparato a scuola) uno spiraglio di luce e di bellezza per non soffocare sotto il peso di quell’orrore bestiale.

Lo stesso accadde ad Osip Mandel’stam nel Gulag sovietico (dove morì). Quando il grande poeta russo cominciò a capire che anch’egli, come gli altri, sarebbe stato arrestato si procurò un’edizione tascabile della Divina Commedia perché non sopportava l’idea di dover subire anni di detenzione senza poter avere con sé il Poema sacro. Continua

“Perché ho scritto ‘Le favole del comunismo’ e perché questo titolo fa arrabbiare tanto tanti italiani”. Ha iniziato così Anita Likmeta, l’altroieri, il suo post polemico su X. La sua è una storia di immigrazione che però non piace a certi progressisti di casa nostra.

Tutto comincia con la madre Ela, sarta, che al crollo del regime comunista di Tirana scappa con due figli piccoli in Italia, dove sbarca nel 1991 con la famosa nave che arrivò a Bari carica di migliaia di albanesi. La giovane donna trova lavoro – appunto come sarta – e nel 1997 torna in Albania per prendere l’altra figlia rimasta con i nonni, che è Anita. Continua

Nei giorni scorsi Federico Rampini ha annunciato che l’Italia – anche per il dollaro sopravvalutato rispetto all’euro – sta per essere presa d’assalto dal turismo d’oltreoceano: “Molti economisti americani rivalutano la famosa sigla del Club Med perché in questo momento le economie che tirano, anche grazie a questo boom del turismo, sono Portogallo, Spagna, Italia e Grecia. Molto più della Germania che invece è una locomotiva che perde colpi”.

Fra l’altro la crisi del sistema Germania appare chiara anche – in questi giorni – dai problemi organizzativi dei Campionati europei di calcio che fa emergere un’inefficienza insolita per quel Paese. È un sintomo del declino tedesco. Continua

Fra i tanti artisti famosi che hanno dipinto un Palio di Siena ci sono Renato Guttuso, Salvatore Fiume, Fernando Botero e Igor Mitoraj.

Il Palio è una sfida unica e affascinante. Infatti, come nel Medioevo (ricordate il Brunelleschi che tutti i giorni, per strada, doveva rendere conto ai fiorentini della cupola che stava costruendo su Santa Maria del Fiore), cimentarsi con il Palio significa sottoporsi al giudizio di un’intera città, abituata a vivere fra grandi capolavori, una comunità che per giorni osserva, valuta, discute e poi applaude il “cencio” dipinto dal pittore prescelto o mugugna e dissente.

IL SOVVERSIVO GASPARRO

Quest’anno il drappellone, per il Palio del 2 luglio che si corre in onore della Madonna di Provenzano (il santuario mariano di Siena), è stato commissionato a Giovanni Gasparro. Pittore, già apprezzatissimo in giovane età, che ha realizzato un’opera incantevole, guadagnandosi il consenso entusiasta della città toscana. Continua