La scoperta di un testo inedito di san Francesco d’Assisi (ne ho scritto ieri su “Libero”), merita – per la sua importanza – un approfondimento. Il testo, in latino, si trova nel manoscritto L. 1258 conservato presso l’Archivio Historico Nacional di Madrid e non era stato mai pubblicato.

Nel 1974 padre Angel Uribe dette notizia dell’esistenza del manoscrittoe ne descrisse le caratteristiche. Segnalò pure che alle carte 286rb-287ra vi era una breve preghiera latina preceduta dalla scritta in rosso “Oratio composita a beato Francisco”. Ma nulla di più. Sono molti i testi attribuiti al santo che in realtà sono ritenuti falsi. Anche l’esperto Kajetan Esser classificò questo componimento tra “gli opuscoli dubbi e certamente non autentici”. Non aveva potuto studiarlo e riteneva di non poter dare un giudizio definitivo.

Nessuno studioso l’ha poi analizzato, né pubblicato. Finché un esperto di manoscritti, Aleksander Horowski, dell’Istituto Storico dei Cappuccini,gli ha dedicato un’analisi specialistica e – anche dopo essersi confrontato con altri esperti – è arrivato alla conclusione che effettivamente questa preghiera è un testo autentico di san Francesco. Continua