C’è uno sfondo quasi apocalittico nello storico incontro di papa Francesco con il patriarca ortodosso Kirill e s’intravede nella solenne Dichiarazione che hanno firmato: Dalla nostra capacità di dare insieme testimonianza dello Spirito di verità in questi tempi difficili dipende in gran parte il futuro dell’umanità”.

E’ un’ombra apocalittica che – in modo discreto – si trova nel magistero di tutti gli ultimi papi, da Pio XII a Benedetto XVI (ne parlo proprio nel mio libro, “La profezia finale”).

Siamo del resto nell’epoca della minaccia atomica planetaria e oggi del terrorismo globale. Il tempo in cui l’autodistruzione dell’umanità è diventata possibile.

E’ stato lo stesso Francesco, ripartendo verso il Messico, a sottolineare sull’aereo questo aspetto con una frase enigmatica: “Io mi sono sentito davanti a un fratello… Due vescovi che parlano… sulla situazione del mondo, delle guerre, che adesso rischiano di non essere tanto ‘a pezzi’, ma che coinvolgono tutto”.

Finora Francesco aveva detto che è in corso una “terza guerra mondiale a pezzi”. Ora intravede il rischio della sua esplosione globale. Continua

Chissà perché, per i fatti di Parigi, nessuno parla di ideologia islamista.
Chissà perché nessuno ricorda gli insegnamenti profetici di Oriana Fallaci, di Benedetto XVI e del cardinale Biffi che furono moralmente linciati per aver detto la verità.
Chissà perché nessuno evidenzia il fallimento autodistruttivo del buonismo ecumenista bergogliano che spalanca le frontiere e così porta al suicidio d’Europa.
Chissà perché nessuno parla dell’impotenza e della viltà di questa Europa di burocrati “politically correct” e di tecnocrazie anticristiane.
Chissà perché nessuno parla della vergognosa serie di errori di Obama che hanno provocato disastri fra Mediterraneo e Medio Oriente.
Chissà perché nessuno nota l’ammutolita subalternità delle stesse élite laiciste europee che non perdono occasione per denigrare e attaccare la Chiesa, ma che non osano proferire parola quando si parla di mondo islamico.

.
Antonio Socci Continua

Pur prossimo agli ottant’anni, papa Bergoglio è instancabile, un vero ciclone. Ma il suo travolgente viaggio americano ha fatto sorgere in alcuni cattolici una domanda: quali obiettivi persegue? Per chi lavora?

E’ improbabile che lavori per il Dio dei cattolici, dal momento che lui stesso ha dichiarato a Scalfari: “non esiste un Dio cattolico”. Rimanda a un’idea generica di Dio che può trovar posto solo in una vaga religione universale postcristiana.

Il fatto che venga acclamato ed esaltato da tutto l’establishment politico e mediatico che ha sempre avversato la Chiesa Cattolica inquieta molti credenti. Continua

La “Repubblica” o la “Ripubblica”? Ieri mattina la prima pagina del quotidiano romano lanciava trionfalmente “L’inedito” e la firma era, nientemeno, di Aleksandr Solgenitsyn, l’eroica voce del popolo russo contro la tirannia comunista, l’autore di “Arcipelago Gulag”.

Mi sono precipitato a leggere, ma subito, fin dalle prime righe, ho avuto un sussulto. Come se mi fosse stato proposto un “inedito” di Dante che inizia “Nel mezzo del cammin di nostra vita”… Continua

Non dico che l’apparato mediatico mondiale sia un congegno di sistematica disinformazione. Non voglio dirlo. Però sono insopportabili la sua ipocrisia e il suo doppiopesismo. Per le notizie che tace, ma anche per quelle che dà con enfasi e per le mitologie che crea.

E’ la società dello spettacolo “politically correct” di cui Hollywood è il tempio. Continua

Un vino divino ci voleva, per festeggiare il compleanno di Michelle, il 17 gennaio scorso. Barack Obama, sotto anonimato, ha telefonato al “Caffè Milano” di Washington per far preparare la cena (pochi selezionati invitati: una ventina) e ha scelto lui il vino. Sapeva che in quel locale della capitale hanno proprio quello che lui e la first lady preferiscono. Continua