L’ANTICONFORMISTA
Trasgressivo, irriverente, dissacrante, così viene sempre descritto Roberto Benigni dai media. Un marziano penserebbe quindi che una voce tanto corrosiva e scomoda per il Potere venga emarginata e silenziata.
In effetti l’attore toscano da anni è “perseguitato” da premi e onorificenze di tutti i tipi, a leggere l’elenco stilato da Alessandro Gnocchi (Giornale 16/4). L’anticonformista Benigni, nel corso della sua carriera, ha dovuto sopportare: “dieci lauree e un dottorato honoris causa; tre Oscar; mezza tonnellata di David di Donatello; il Grand Prix della Giuria al Festival di Cannes; un’altra quarantina di riconoscimenti internazionali. E’ anche Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana e può appuntarsi sul petto la Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte”.
La stampa svedese ha addirittura ipotizzato il Nobel per la letteratura per le sue letture della Commedia (come se l’avesse scritta lui).
Ora gli è stato inflitto il Leone d’Oro alla carriera della Mostra del Cinema di Venezia. Una vita grama, per lo “scomodo” Benigni, star di tutti i media, di tutte le autorità e i poteri. Una voce coraggiosa fuori dal coro. Continua