“Dio, infinitamente perfetto e beato in se stesso, per un disegno di pura bontà, ha liberamente creato l’uomo per renderlo partecipe della sua vita beata. Per questo, in ogni tempo e in ogni luogo, egli è vicino all’uomo. Lo chiama e lo aiuta a cercarlo, a conoscerlo e ad amarlo con tutte le forze. Convoca tutti gli uomini, che il peccato ha disperso, nell’unità della sua famiglia, la Chiesa. Per fare ciò, nella pienezza dei tempi ha mandato il Figlio suo come Redentore e Salvatore. In lui e mediante lui, Dio chiama gli uomini a diventare, nello Spirito Santo, suoi figli adottivi e perciò eredi della sua vita beata”.

Questo brano è l’inizio del Catechismo della Chiesa Cattolica, approvato definitivamente da Giovanni Paolo II nel 1997. È un libro bellissimo, anche dal punto di vista letterario. È uno dei pilastri del pontificato wojtyliano. Ma chi lo conosce? Neanche molti preti lo hanno letto e lo usano. Continua

Appena iniziato, questo Sinodo (imbavagliato e “teleguidato”) è già finito. Infatti la conclusione è già scritta: l’arbitro argentino ha stabilito in anticipo la vittoria – a tavolino – della fazione “di sinistra” che lui stesso capeggia.

Dopo non si sa cosa potrà accadere fra ortodossi (cioè fedeli all’insegnamento del Vangelo e della Chiesa di sempre) ed eterodossi che vogliono sottomettere la Chiesa alle mode ideologiche del momento (san Pio X definiva il modernismo “la sintesi di tutte le eresie”). Continua

La Chiesa Cattolica e il “partito di Bergoglio” si contrappongono anche sul tema dell’immigrazione.

Bergoglio afferma che ci sono masse di persone che, per fame, hanno il diritto assoluto e indiscriminato di emigrare nei nostri Paesi.

Ma se l’attuale flusso migratorio fosse davvero scatenato dalla fame si dovrebbe affrontare lì il dramma del cibo, non costringere gli affamati anche a sradicarsi e mettersi nelle mani dei mercanti di morte.

La Chiesa ha sempre insegnato diversamente da Bergoglio. Giovanni Paolo II per esempio proclamò che “il diritto primario dell’uomo è di vivere nella propria patria: diritto che però diventa effettivo solo se si tengono costantemente sotto controllo i fattori che spingono all’emigrazione”.

E Benedetto XVI ribadì: Nel contesto socio-politico attuale… prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra. Continua

Eugenio Scalfari non deve aver digerito la cancellazione dal sito del Vaticano della sua “intervista” al Papa. E nella sua interminabile omelia domenicale ha ribadito che “Francesco ha teorizzato in varie occasioni la libertà di coscienza dei cristiani come di tutti gli altri uomini e la loro libera scelta tra quello che ciascuno di loro ritiene sia il Bene e quello che ritiene sia il Male. E portando avanti il Vaticano II (Francesco) ha deciso di dialogare con la cultura moderna”. Continua