Siamo così abituati a essere nell’occhio del ciclone, ad essere travolti da emergenze e da crisi di ogni genere, siamo così abituati ad essere considerati – come Italia – “il malato d’Europa”, che non ci rendiamo conto che si sta verificando una situazione opposta ed è sotto i nostri occhi: siamo il più stabile e solido fra i grandi Paesi fondatori della Cee/Ue. È un traguardo storico, un fatto inedito.

Lo ha rilevato, giorni fa, perfino Giuliano Ferrara che di sicuro non è un simpatizzante di questo governo. Sul Foglio ha infatti ironizzato su chi è indispettito perché l’Italia è diventata un Paese normale e su chi trova “inaccettabile” questo cielo sereno sulla Penisola. Continua

“Come fortemente voluto dal neopresidente Trump, la Bibbia arriva sui banchi di scuola. Il via sarà a brevissimo in Texas. Il board delle scuole dello stato del Texas ha varato in via preliminare un nuovo curriculum scolastico per i bambini dalla materna fino alla fine delle elementari in cui riferimenti biblici sono inclusi nel programma delle lezioni”.

Così scrive la Stampa (20/11). A dire il vero si tratta di un programma facoltativo. Il New York Times ha fatto qualche esempio: in una lezione per la scuola materna si parla di Gesù illustrando il Discorso della Montagna e in una per la quinta elementare si spiega L’Ultima cena di Leonardo rifacendosi al racconto evangelico. Continua

“America is New Rome”. Così Elon Musk ha rilanciato dei tweet di “Culture critic” che ieri sera avevano 21 milioni e mezzo di visualizzazioni e migliaia di like e commenti (numeri simili ha fatto il tweet di Musk sull’America come la Nuova Roma).

L’AMERICA EREDE DI ROMA

Il thread di “Culture critic” esordisce così: “L’America fu fondata per essere la vera erede dell’antica Roma. Ma la maggior parte delle persone non sa quanto siano profondi i parallelismi (…). Ecco perché viviamo ancora a Roma e perché questa volta non crollerà”. Continua

Non sapendo più come attaccare Donald Trump ora si polemizza sui tatuaggi. A dar fuoco alle polveri è stata l’Associated press secondo cui “Pete Hegseth, veterano della Guardia nazionale dell’esercito e conduttore di Fox News nominato da Donald Trump a capo del Dipartimento della Difesa, è stato segnalato come possibile ‘minaccia interna’ da un collega militare a causa di un tatuaggio sul bicipite associato a gruppi di suprematisti bianchi”.

Hegseth “ha affermato di essere stato ingiustamente identificato come estremista a causa di un tatuaggio a forma di croce sul petto”. E l’Ap ha ribattuto che c’è anche “un tatuaggio diverso con la scritta ‘Deus Vult’”.

È intervenuto addirittura il vicepresidente eletto JD Vance su Twitter: “Stanno attaccando Pete Hegseth perché ha un motto cristiano tatuato sul braccio. Questa è un disgustoso bigottismo anticristiano da parte dell’AP, che dovrebbe vergognarsi”. Continua

Il nuovo documento di Aiuto alla Chiesa che soffre, che s’intitola Perseguitati più che mai – Rapporto sui cristiani oppressi per la loro fede 2022-2024, è sconsolante. Ne emerge che la guerra ai cristiani, nel mondo, è sempre più pesante. Ma perché? Fino a quando?

Negli anni Novanta scrivevo per Il Giornale e mi capitava spesso di commentarenotizie relative ai cristiani perseguitati e martirizzati in molti paesi. Erano appena crollati i regimi comunisti dell’Est europeo, eppure i cristiani continuavano ad essere vittime di stati o gruppi violenti, come certi islamisti, ma non solo. Continua

Ho già scritto, nelle scorse settimane, del Congresso eucaristico nazionale della Chiesa Cattolica negli Stati Uniti a Indianapolis (dal 17 al 21 luglio), che è stato preparato dal più grande pellegrinaggio eucaristico della storia: quattro pellegrinaggi che si sono svolti in contemporanea, da luoghi diversi e simbolici, e che da costa a costa hanno attraversato gli Usa disegnando una croce ideale sul Paese e convergendo a Indianapolis. Qualche immagine QUI , QUI e QUI . Ma c’è molto altro da dire sui cattolici americani. Lo spiego in questo articolo.

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Alcuni giorni fa, sul New York Times, è intervenuto Matthew Schmitz, direttore della rivista online Compact. Il suo articolo aveva questo titolo: “I convertiti cattolici come JD Vance stanno rimodellando la politica repubblicana”. Continua

L’epoca Biden finisce (male) come è cominciata. Era iniziata infatti con la catastrofica e sgangherata uscita dall’Afghanistan. Il modo in cui quel popolo fu di colpo abbandonato ai talebani – con una partenza delle truppe Usa che sembrò a tutti una fuga – dette al mondo una tale impressione di debolezza, confusione e inaffidabilità della superpotenza – come leader planetaria – da indurre i suoi avversari illiberali a occupare spazi.

Da qui l’esplodere di conflitti (anzitutto in Ucraina e Medio Oriente) che hanno fatto montagne di morti, che ci hanno portato alla soglia di una terza guerra mondiale, che hanno provocato la saldatura fra Russia e Cina e hanno disastrato le economie, anzitutto quelle dei paesi europei. Continua

Il quotidiano dei vescovi Avvenire è cristiano? L’abc della fede è la gratitudine per quello che Dio ci dà. Papa Francesco invita a ringraziarlo “riconoscendo che tutto il bene è dono suo” e così ha fatto Donald Trump dopo essere scampato per un centimetro alla pallottola.

Ma Avvenire ieri lo ha attaccato per questo paragonandolo al patriarca di Mosca che evocò Dio per giustificare l’invasione dell’Ucraina. I due fatti sono del tutto opposti. La gratitudine di Trump è casomai identica a quello di Giovanni Paolo II quando, anch’egli, sopravvisse all’attentato. Continua

Mentre propongo il mio articolo sull’attentato a Trump, ricordo che è in corso negli Stati Uniti il grande pellegrinaggio (voluto dai vescovi per preparare il Congresso eucaristico). Si tratta di due itinerari che tracceranno una croce su quel Paese, attraversando 27 stati e 65 diocesi e coprendo una distanza complessiva di 6.500 miglia a piedi. Portando Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento per le strade e le città di quella nazione i vescovi americani implorano la benedizione del Cielo. Ne ho scritto QUI. Una bellissima iniziativa (come un grande esorcismo) che avrà effetti benefici per questo grande Paese e, di conseguenza, per il mondo.

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Il proiettile che volava verso la testa di Donald Trump, per un piccolo movimento dell’ex Presidente nell’ultima frazione di secondo, ha colpito solo il suo orecchio. Così ha avuto salva la vita.

Senza quel movimento sarebbe stato un colpo mortale per lui e pure per la pace negli Stati Uniti che, secondo Paolo Mieli, “sarebbero precipitati nella guerra civile”. Infatti la pallottola, ferendo l’orecchio, è passata a un centimetro dal cervello. Continua

La caccia all’ebreo casa per casa, il massacro di civili, comprese donne e bambini, perché ebrei, o la loro cattura e deportazione (si può immaginare con quali trattamenti), non c’entra nulla con la causa dei palestinesi.

Questo è fanatico odio antiebraico e non avremmo voluto mai rivedere scene così orrende 80 anni dopo l’orrore nazista. Non si tratta neanche di una guerra (che si combatte fra eserciti): è odio sanguinario verso un intero popolo. L’obiettivo dei jihadisti, i quali ritengono che quella terra debba essere tutta e solo islamica, è la distruzione dello Stato ebraico. Continua