Ecco come il grande Blaise Pascal, nei Pensieri, ricorda gli avvenimenti della Chiesa del IV secolo e come riflette sul suo tempo. Le sue considerazioni valgono in modo speciale per il nostro tempo: come si vede anche oggi chi difende l’integrità della fede cattolica viene isolato, perseguitato, accusato di dividere la Chiesa, trattato come un cane. Ma la lezione del IV secolo ci insegna cosa accadde dopo: quando Dio riportò la cristianità alla vera fede, S. Atanasio fu proclamato santo, Dottore della Chiesa e Padre della Chiesa. E chi a quel tempo aveva il potere ecclesiastico sulla terra e cedette all’eresia ariana si è poi trovato a risponderne al Giudice supremo.

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“Ciò che ci disturba nel confrontare il passato della Chiesa a quello che accade ora è che di solito si pensa a Sant’Atanasio, a santa Teresa e agli altri, come coronati dalla gloria, e ai loro giudici come dei demoni neri.

Infatti ora che il tempo ha chiarito le cose, esse ci appaiono così, ma al tempo in cui lo perseguitavano, questo grande santo era solo un uomo chiamato Atanasio e santa Teresa una ragazza.

«Elia era un uomo come noi e soggetto alle stesse passioni nostre», dice san Pietro, per togliere i cristiani dalla falsa idea che ci fa respingere l’esempio dei santi come sproporzionato alla nostra condizione: «Erano dei santi», diciamo, «non erano come noi».

Cosa accadeva allora?

Sant’Atanasio era un uomo chiamato Atanasio, accusato quasi come un cane, condannato nel tale e nel tal altro concilio, per questa e per quella colpa. Tutti i vescovi sono d’accordo e anche il Papa.

Cosa si dice a quelli che si oppongono? Che disturbano la pace, che sono scismatici, ecc.
Zelo, luce. Quattro tipi di persone: zelo senza scienza, scienza senza zelo, né scienza né zelo, zelo e scienza. I primi tre lo condannano, gli altri lo assolvono e vengono scomunicati dalla Chiesa, e tuttavia salvano la Chiesa”.

 

Blaise Pascal (Pensieri, n. 510)

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Nel 2017 siamo a 500 anni dello scisma protestante (che segna la fine dell’unità spirituale dell’Europa) e a 100 anni delle apparizioni di Fatima, il più grande evento profetico della storia della Chiesa.

Lutero è all’origine di quel soggettivismo da cui – come insegna Jacques Maritain – sono nate poi le filosofie e le ideologie che abbiamo sperimentato nei tempi moderni.

Invece le apparizioni di Fatima – dove la Madonna preannuncia la rivoluzione bolscevica in Russia, le persecuzioni comuniste e la seconda guerra mondiale – misero in guardia proprio dalle conseguenze apocalittiche di quelle ideologie contro Dio.

C’è dunque un misterioso antagonismo fra i due eventi. In questi giorni si ricordano le loro date fondamentali: il 31 ottobre è il giorno di Lutero, mentre – all’inverso – il 13 ottobre è il giorno di Maria. Continua

Si annuncia un autunno caldo per papa Bergoglio. Anzitutto per la serie di sconfitte politiche che continua ad incassare, lui che è il più politico dei papi moderni: il crollo elettorale di Angela Merkel in Germania è conseguente proprio alla sua politica sull’immigrazione che è stata ossessivamente sponsorizzata da Bergoglio.

Inoltre in tutta Europa cresce l’opinione pubblica che si oppone all’“invasione” incontrollata predicata dal papa argentino (lo dimostrano la Brexit, il Muro di Calais, le elezioni in Austria e pure nella cattolica Croazia dove ha appena vinto il partito di centro-destra).

L’ultimo dei dispiaceri è – in queste ore – l’“azzoppamento” di Hillary Clinton, che di sicuro preoccupa Bergoglio dopo il suo plateale siluro contro Trump sull’immigrazione per svantaggiarlo (sebbene la Clinton sia fanaticamente laicista).

Già il papa sudamericano aveva dovuto incassare la sconfitta del suo candidato alla presidenza in Argentina dove ha vinto Mauricio Macrì, di centrodestra, da lui contrastato. A questo si aggiunga il crollo del potere dei suoi amici della Sinistra brasiliana, Lula e Dilma Roussef (destituita e sotto impeachment).

Anche il tentativo di stipulare un accordo con la Cina comunista (accordo che sarebbe uno schiaffo per i cristiani perseguitati e per i vescovi clandestini) si presenta sempre più difficile, sebbene Bergoglio abbia firmato dichiarazioni imbarazzanti di legittimazione della dittatura e dei suoi crimini e addirittura – nel prossimo incontro delle religioni ad Assisi del 20 settembre – si sia fatto dettare dal regime comunista cinese l’esclusione del Dalai Lama dal novero degli invitati. Continua