Il “complotto per cambiare il cattolicesimo” (titolo del New York Times), ovvero il progetto del papa argentino per trasformare la Chiesa in succursale di “Repubblica” e di Greenpeace, ha l’entusiastico consenso di tutti i più acerrimi nemici di sempre della fede cattolica.

Ma per riuscire ha assoluto bisogno di mostrare anche il sostegno del popolo cattolico. Solo che questo popolo sta dalla parte opposta dei progressisti bergogliani e – sebbene bombardato dai media – preferisce padre Pio ai “sinistrini”.

Non a caso nel 2014 ha dimezzato le sue presenze alle udienze di Bergoglio e nel 2015 ha dimezzato quelle del 2014. Una vera fuga.

Per questo in Vaticano hanno escogitato l’idea di un nuovo Giubileo: occorreva tamponare il drastico crollo di presenze attorno a papa Bergoglio. Continua

ECCO PERCHE’ SE VUOI VEDERE LA CHIESA DI CRISTO DEVI GUARDARE AI PERSEGUITATI (COME ASIA BIBI O I FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA) E NON A QUEGLI ECCLESIASTICI CHE SI INGINOCCHIANO ALLE IDEE MONDANE ANZICHE’ DAVANTI AL TABERNACOLO PER ESSERE ESALTATI DA TUTTI I MEDIA, APPLAUDITI E CIRCONDATI DI SERVILI ADULATORI

“Se io non fossi cattolico e volessi trovare quale sia oggi, nel mondo, la vera Chiesa, andrei in cerca dell’unica Chiesa che non va d’accordo con il mondo. Andrei in cerca della Chiesa che è odiata dal mondo. Infatti, se oggi nel mondo Cristo è in qualche Chiesa, Egli dev’essere tuttora odiato come quando viveva sulla terra. Se dunque oggi vuoi trovare Cristo, trova la Chiesa che non va d’accordo con il mondo… Cerca quella Chiesa che i mondani vogliono distruggere in nome di Dio come crocifissero Cristo. Cerca quella Chiesa che il mondo rifiuta, come gli uomini rifiutarono di accogliere Cristo”.

Mons. Fulton Sheen (1895-1979), arcivescovo cattolico

Il 28 giugno 2012 papa Benedetto XVI ha dichiarato le virtù eroiche di questo Servo di Dio attribuendogli così il titolo di Venerabile

Il “cattoprogressista” Enzo Bianchi, onnipresente sui giornali laicisti, nei programmi di Fabio Fazio, sulle tribune dei vescovi, ieri per la “Repubblica” ha dovuto commentare la condanna a morte della giovane cristiana sudananese Mariam Yahya Ibrahim. Continua