L’evento culturale dell’estate non è innanzitutto la visita turistica a città d’arte, mostre o musei, ma il ritrovamento fisico della natura per uomini che vivono prevalentemente in ambienti urbani o comunque costruiti dall’uomo.
Si può giustamente obiettare che anche il cosiddetto paesaggio è in parte una realtà culturale, cioè plasmata dall’uomo (la Val d’Orcia, per esempio, è un capolavoro collettivo di molte generazioni di nostri padri) e spesso, per tanti motivi, è ancora più bella della cosiddetta “natura incontaminata”.
Tuttavia ci sembra che in estate una natura originaria e non antropizzata arrivi ai nostri sensi in maniera diretta e imponente: è il caso del cielo stellato e del mare. Continua