Tutti a parlare della luna per l’eclissi, ma il protagonista indiscusso dell’estate (e pure della stessa eclissi) in realtà è il sole.

Per millenni attorno a lui ruotavano le antiche religioni pagane, in ogni continente. Oggi ruota attorno a lui la religione delle vacanze e del turismo, che celebra ogni anno un pellegrinaggio solare di massa.

Il sole è il protagonista al mare per quelli che vogliono prendere l’abbronzatura (i fedeli del rito estetico), ma è protagonista dappertutto, anche in montagna e in campagna, perché è per la sua luce, il suo calore e la lunghezza delle giornate dovuta alla sua traiettoria estiva, che tutti in questi mesi stanno all’aria aperta e ne hanno grandi benefici.

Sono i suoi raggi che provocano il ciclo dell’acqua da cui viene la vita del pianeta che sarebbe inabitabile per l’uomo senza il calore del sole.

Sono i suoi raggi che permettono la fotosintesi clorofilliana, quindi l’esistenza delle piante (e di conseguenza del mondo animale). Il sole fa maturare i frutti della terra, a cominciare dal grano e dall’uva. Nel pane e nel vino gustiamo in modo speciale l’effetto del sole.

I meglio informati cercano di “prendere il sole” – a parte l’abbronzatura – anche perché grazie all’azione dei suoi raggi la pelle produce la vitamina D che è essenziale a fissare il calcio nelle ossa.

Ma il sole fa molto di più. Attraversa letteralmente il nostro corpo ed ha effetti straordinari su di noi. Del resto la funzione terapeutica della luce è già molto nota, per esempio in relazione al sangue. Basti ricordare “l’uso della luce per curare l’ittero neonatale”, come scrive Norman Doidge nel libro “Le guarigioni del cervello”.

La scoperta fu fatta per caso, grazie all’esposizione al sole di una fiala di sangue di un bambino malato. Ma la cosa era già nota nel mondo antico: “Sorano di Efeso, uno dei medici più noti della Roma imperiale, suggeriva di esporre al sole i neonati affetti da ittero”.

E “quasi tutti i popoli antichi” aggiunge Doidge “prendevano molto sul serio la fototerapia e l’‘elioterapia’ – da Helios, la divinità greca del sole – era considerata così potente che gli edifici venivano progettati per catturare quanta più luce solare possibile”.

Ma il libro di Doidge aggiunge molte altre cose importanti su quello che il sole fa nel nostro organismo. Continua