Non è facile convincere i giovani che è necessario studiare sodo, imparare, sudare sui libri, fare master e tirocini sottopagati…

Quando poi nelle università italiane non ci sono spazi e così nei centri di ricerca ed è difficilissimo inserirsi nelle “corporazioni” professionali dei propri sogni. Che molti vanno ad inseguire all’estero.

Per capire qual è la considerazione del lavoro intellettuale, in Italia, oggi, forse basta un flash, un piccolo episodio che mi ha colpito in questi giorni: il magazine culturale del Corriere della sera, che si chiama La Lettura, questa settimana si apre con quattro paginone (quattro!) dedicate a… Jovanotti.

E’ un simpatico ragazzone, ma non credo che – lui stesso – si ritenga un gigante del pensiero universale. Eppure si trova su un tale palcoscenico culturale per il solo fatto che compie 50 anni, un evento – a quanto pare – superiore al 750° anniversario della nascita di Dante, che non ricordo sia stato celebrato così. Continua

Cosa si sarebbe detto se Orietta Berti fosse stata chiamata alla Trilateral per discutere con Rockefeller sul futuro del pianeta (ovviamente al di sopra dei governi come si fa in questi Club d’élite)?

E come vedreste la convocazione di Pupo al Bildeberg per decidere le sorti del mondo, sempre con buona pace dei popoli e pure degli stati ormai spregiati come enti inutili? Continua