Il presidente Trump rifiuta sia l’isolazionismo dogmatico di certi Maga (che consegnerebbe il mondo a poteri folli), sia le guerre ideologiche di Neocon e Dem (che tanti danni hanno fatto in passato). Vecchi schemi da archiviare.

Invece c’è per ora una sorprendente vicinanza fra la sua azione e le esortazioni di Leone XIV, pur essendo due leader assai diversi con responsabilità e compiti diversi. Continua

Il discorso di Leone XIV, ieri, al Giubileo dei governanti, è molto importante.Per quello che il pontefice ha detto: torna la centralità della legge naturale, come per Giovanni Paolo II e Benedetto XVI (non a caso, con Wojtyla, egli indica l’esempio di un politico santo, Tommaso Moro che “non esitò a sacrificare la sua stessa vita pur di non tradire la verità”).

Ma quello di ieri è un discorso importante anche per ciò che non ha detto: non c’è traccia infatti né di emergenza climatica, né di immigrazionismo, i due temi fondamentali del predecessore. Continua

A un mese dall’elezione di Leone XIV si fanno due valutazioni opposte. La prima è quella del card. Camillo Ruini, il quale, in un’intervista, ha dichiarato che l’elezione del nuovo Papa ha di colpo unito e rasserenato la Chiesa: “Quei non pochi fedeli che, a torto o a ragione, erano a disagio per le – vere o presunte – aperture dottrinali di papa Francesco si sono sentiti rassicurati… Il clima che respiriamo oggi nella Chiesa può definirsi di gioia e di pace”.

Dall’altro lato ci sono i “guardiani della rivoluzione” progressista che, allarmati dalle parole del nuovo Papa, fin dal primo giorno (con Vito Mancuso) hanno cominciato a criticarlo (tanto più ora che Leone XIV, parlando della famiglia, ha osato citare l’Humanae vitae di Paolo VI da loro vista come fumo negli occhi). Paventano “ritorni indietro”. Continua

Di fronte allo stallo (momentaneo?) delle trattative fra Ucraina e Russiaoccorre trovare vie diverse per la pacificazione altrimenti la Casa Bianca dovrà cambiare strategie e scenari. Quali?

Non so se la prospettiva delineata ieri sul Giornale da Edward Luttwak potrà mai diventare la linea dell’amministrazione Trump, ma certamente Luttwak è un addetto ai lavori e ben conosce le idee che attualmente circolano negli ambienti repubblicani di Washington. Continua

La scelta del nome “Leone” è stata motivata dal nuovo Papa con il richiamo a papa Leone XIII (1810-1903) autore dell’enciclica Rerum novarum che affrontava la “questione sociale” nel contesto della rivoluzione industriale. Quel documento è più ricco di quanto si creda.

Esso infatti critica le ingiustizie prodotte dal capitalismo e ne suggerisce correzioni e rimedi, per raggiungere una vera giustizia sociale, ma rappresenta anche una dura bocciatura del socialismo che in quell’anno 1891 era ancora un movimento e l’anno successivo, il 1892, si organizzerà come Partito. Continua

In meno di una settimana il pontificato di Leone XIV ha già assunto connotati precisi, che non piaceranno a chi pensava di trasformare la Chiesa Cattolica in una costola del Pd o nel salotto (ir)religioso di Repubblica.

I cattolici sono rimasti affascinati dal nuovo Papa. Dopo anni “rivoluzionari”, molti fedeli si sono commossi fin dal suo primo affacciarsi sul balcone di San Pietro, quando il Santo Padre si è presentato, sorridente, con i paramenti da Pontefice, con il saluto di Cristo risorto e parole di consolazione: “Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà! Siamo tutti nelle mani di Dio.Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti! Siamo discepoli di Cristo”. Continua

Per far finire la guerra in Ucraina non bisogna risolvere solo questioni territoriali, militari o economiche. In fondo su tutte queste cose si possono trovare dei compromessi. Dopo qualsiasi guerra si sono stipulati trattati di pace.

Nell’immediato però c’è un’altra cosa che blocca tutto. È di natura esistenziale. Lo ha spiegato, con amarezza, Donald Trump, giorni fa, in un’intervista in cui ha detto che forse la pace in Ucraina è diventata impossibile perché “c’è un odio tremendo tra loro”. Parlava di Putin e Zelensky. Lo conferma il tira e molla sull’incontro fra i due presidenti in Turchia. Continua

Uscendo dal santuario della Madonna, a Genazzano, Leone XIV è stato acclamato dalla folla che gridava: “Viva il Papa!”. Lui ha salutato e ha risposto: “Viva Maria!”.

Non è un dettaglio. È il timbro del nuovo Pontefice che, non a caso, nella prima omelia ha affermato che il Pastore della Chiesa deve “sparire perché rimanga Cristo, farsi piccolo perché Lui sia conosciuto e glorificato, spendersi fino in fondo perché a nessuno manchi l’opportunità di conoscerlo e amarlo”. Continua

La prima omelia di Leone XIV è un grande discorso programmatico ed è pure una formidabile provocazione per intellettuali e giornalisti (è significativo che a loro sia dedicato il suo primo incontro pubblico). Ma specialmente è decisivo per tutti gli ecclesiastici.

Infatti il Papa ha solennemente chiesto “un impegno irrinunciabile per chiunque nella Chiesa eserciti un ministero di autorità: sparire perché rimanga Cristo, farsi piccolo perché Lui sia conosciuto e glorificato”. Continua