E’ un giallo quello del sepolcro di Gesù riaperto in questi giorni. Cosa è stato ritrovato? Accadono davvero fenomeni misteriosi in quel luogo unico al mondo?
Vediamo anzitutto la cronaca. Per alcuni lavori di consolidamento alla basilica del Santo Sepolcro, a Gerusalemme, è stato disposto di aprire quello che la tradizione bimillenaria afferma essere il luogo della sepoltura di Gesù.
Il 26 ottobre scorso un team di restauratori dell’Università Nazionale Tecnica di Atene ha rimosso la lastra di marmo che copriva la roccia su cui (nel pomeriggio di venerdì 7 aprile dell’anno 30) fu deposto il corpo di Gesù (quella tomba, scavata nella roccia, dicono i Vangeli, apparteneva a un autorevole membro del Sinedrio, Giuseppe d’Arimatea, amico e discepolo di Gesù).
Il 27 ottobre scorso “Repubblica” riferiva: “Fredrik Hiebert, archeologo residente della National Geographic Society che partecipa al progetto di restauro ha spiegato che per l’analisi scientifica dei reperti ci vorrà del tempo, anche per la notevole quantità di materiale rinvenuto, ma si è detto ottimista sul fatto la lastra rinvenuta possa essere quella citata dalle Sacre Scritture”.
Il 31 ottobre, il National Geographic, in esclusiva, pubblicava un servizio di Kristin Romey che informava dettagliatamente sul lavoro dei tecnici: “I ricercatori hanno anche ritrovato le tracce delle pareti della grotta, oggi racchiusa dall’Edicola… è stato possibile portare alla luce l’originaria roccia calcarea. ‘È questa la Sacra Roccia venerata da secoli, ma solo oggi possiamo effettivamente vederla’, ha commentato Antonia Moropoulou, principale supervisore scientifico dei restauri”. Continua