È stato scritto che Andy Warhol, padre della Pop art, è “il secondo artista più comprato e venduto al mondo dopo Pablo Picasso” (Thompson). Forse perché “egli ha cambiato il concetto stesso di arte” (Danto).

Ebbe per anni i riflettori addosso – sebbene fosse molto timido – e la sua immagine pubblica significava trasgressione e provocazione.

Incarnava la sua èra: in pubblico “cercò di mostrare una personalità piatta e superficiale come i suoi dipinti”, scrive Michele Dolz nel libro “Andy Warhol nascosto” (Ares).

Ma chi era veramente Andy Warhol? È questa la domanda che si pone il libro di Dolz. Per rispondere parte dalla fine: dalla morte.

Nel febbraio 1987, Warhol si ricoverò in ospedale, a New York, per un intervento chirurgico alla cistifellea. Ma le cose andarono inspiegabilmente male e il 22 febbraio morì. Aveva 58 anni.

I funerali si svolsero a Pittsburgh, dove era nato, e il 1° aprile fu celebrata per lui una messa funebre nella cattedrale cattolica di St. Patrick, a New York. Continua