Sapere che nella bellissima e antica Montalcino, terrazza affacciata sulla struggente Val d’Orcia, è stato appena aperto un museo del vino non stupisce, perché è la patria del Brunello, uno dei più famosi vini del mondo.
Ma in Toscana nulla è così banale, tutto è speciale ed è immerso nel di-vino. Anche il vino. Infatti la vera notizia è un’altra: con un investimento di due milioni di euro si è restaurato il complesso monumentale del convento di Sant’Agostino (XIV-XV secolo) che comprende l’antica chiesa e l’ex convento ed ex seminario, con il museo diocesano-civico e il museo archeologico: 5.500 metri quadrati di storia, fede e arte.
È qui che, in collaborazione con 60 cantine, si è aperto ora il “Tempio del Brunello”, circondato dalla bellezza sacra, dalle tavole di grandi artisti del medioevo senese come Simone Martini, Ambrogio Lorenzetti, Giovanni di Paolo, Sano di Pietro, Bartolo di Fredi e poi da sculture di artisti come Jacopo della Quercia e Francesco di Valdambrino, senza dimenticare il San Sebastiano di Andrea della Robbia. Continua