“Nel periodo in cui viviamo la folla ha completamente perso la bussola. In pubblico e in privato, online e offline, la gente si comporta in maniera sempre più irrazionale, nevrotica, animata da uno spirito di gregge e, a dirla tutta, in modi sgradevoli. Se ne vedono le conseguenze nel susseguirsi delle notizie nell’arco di una giornata. Se però vediamo ovunque i sintomi, le cause rimangono oscure”.

Iniziava così nel 2019 un libro che fu definito dal Times il “libro dell’anno”. Fu tradotto da Neri Pozza nel 2020 con il titolo: La pazzia delle folle. Gender, razza e identità. L’autore, Douglas Murray, noto intellettuale conservatore britannico (è stato consigliere del premier David Cameron), secondo Bernard-Henri Lévy è “uno dei più importanti intellettuali del nostro tempo”. Continua