Ecco nel mio blog (www.antoniosocci.com) la foto indimenticabile dello studente cinese che, col suo stesso corpo, per qualche minuto riuscì a fermare i carri armati che andavano a schiacciare nel sangue la grande manifestazione per la libertà a Piazza Tien an men, nel giugno 1989, a Pechino (e quelle riportate sull’immagine sono le sue parole).
Noi ci siamo dimenticati l’oceano di vittime fatto dal comunismo. Ma soprattutto ci siamo dimenticati che la verità è la nostra dignità di esseri umani. La Verità è più importante del pane e – come ci mostrano i martiri cristiani – è perfino più importante della vita stessa.
Noi, sotto i baffi, magari senza nemmeno rendercene conto, ci facciamo beffe dei martiri (che fanatici!). A parole talora li omaggiamo, ma dentro di noi c’è il nostro risolino di scherno quando diciamo che rifiutiamo “lo scontro”, “la battaglia”, “le crociate” ec ec… e assumiamo l’espressione dei saggi (come se costoro avessero cercato le persecuzioni).
La verità è che noi non siamo disposti a rischiare niente per Colui che ha dato la vita per noi e per il bene dell’umanità…
A noi basta stare comodi, a pancia piena, rinchiusi nelle nostre sacrestie mentali, senza esporci, per carità, senza scomodare il Potere… E crediamo perfino di essere cristiani e di poter impartire lezioni…

 

Antonio Socci

Il sito ufficiale della Fraternità San Pio X (cioè i lefebvriani) mi attacca. Con tutto quello che sta succedendo nella Chiesa attaccano me. Mi pare interessante (la dice lunga sulle loro priorità).
Non mi sorprende, anche perché da quell’ambiente vennero già i primi fulmini sul mio libro “Non è Francesco”.
Ho sempre ritenuto i lefebvriani l’altra faccia della medaglia dei cattoprogressisti: entrambi interpretano il Concilio Vaticano II come una rottura del cammino della Chiesa. Continua

La “Repubblica” o la “Ripubblica”? Ieri mattina la prima pagina del quotidiano romano lanciava trionfalmente “L’inedito” e la firma era, nientemeno, di Aleksandr Solgenitsyn, l’eroica voce del popolo russo contro la tirannia comunista, l’autore di “Arcipelago Gulag”.

Mi sono precipitato a leggere, ma subito, fin dalle prime righe, ho avuto un sussulto. Come se mi fosse stato proposto un “inedito” di Dante che inizia “Nel mezzo del cammin di nostra vita”… Continua

Che l’Irlanda, antica roccaforte del cattolicesimo, vari a furor di popolo le nozze gay (“e chi sono io per giudicare”, dirà il vescovo di Roma…), è un evento storico. Si avverte un cupo rumore di frana, come se una montagna – effetto Bergoglio? – stesse venendo giù.

Del resto in Sudamerica già da anni la Chiesa sta crollando (i dati sono terribili): ora l’Europa, il cuore della cristianità.

Ciò che rende dominante il laicismo – diceva il cardinal De Lubac – è che si imbatte e strumentalizza “un cristianesimo sempre più minorato, ridotto ad un teismo vago e impotente”. Continua

Si parla di 500 mila visitatori all’Expo nella prima settimana e di 11 milioni di biglietti già venduti nel mondo.

Al di là dei numeri l’Expo è ormai un fenomeno di costume perché ha messo a tema ciò che in quest’epoca più appassiona, il cibo: una delle cose che esprime la nostalgia del paradiso perduto e il desiderio delle delizie di quel giardino adamitico, simbolo della perfetta armonia fra corpo, mente, natura e spirito. Continua

In altri tempi a celebrare solennemente in Senato, alla presenza del Capo dello Stato, il 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri, sarebbero state chiamate personalità del calibro di Francesco De Sanctis o Benedetto Croce.

Ma ogni epoca ha i vati che merita. Così, pare per volontà del presidente Grasso, il Senato nei giorni scorsi ha fatto tenere la suddetta prolusione al comico di Vergaio, Roberto Benigni. E’ lui il nuovo vate della nazione? Continua

Da tanti pulpiti si tuona contro questo mondo infame in cui – si dice – i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Ma è davvero così?

No. Il 26 aprile scorso “Il Sole 24 ore” ha dedicato diverse pagine al primo “Rapporto Fondazione Hume-Sole 24 ore” da cui si evince che “negli ultimi 15 anni si sono ridotti gli squilibri a livello globale”. Seguono numeri e grafici. Ma potete star certi che nessuno si curerà di quei dati. Continua

Papa Bergoglio (in un messaggio di oggi) ha testualmente detto:
«Quanto vorrei che davanti ai poveri in chiesa ci si inginocchiasse in venerazione».
Sinceramente io vorrei che ci si inginocchiasse davanti a Gesù Cristo, nostro Salvatore, soprattutto a Gesù eucaristico, VISTO CHE PAPA BERGOGLIO NON SI INGINOCCHIA ALLA CONSACRAZIONE, COME DOVREBBE FARE, E NON SI INGINOCCHIA ALL’ADORAZIONE EUCARISTICA !!!
Preciso che dico questo avendo a che fare quotidianamente con persone care gravemente ammalate e sofferenti, in cui riconosco la presenza del Signore.
E dico questo sicuro che la penserebbe così anche mio padre che era tanto povero da dover andare a lavorare in miniera a 14 anni e che è morto perché il carbone aveva messo fuori uso i suoi polmoni.
Lui, che era un minatore cattolico, un militante democristiano, ha sempre detestato la demagogia e il populismo, ritenendoli una vergognosa presa in giro dei poveri. Continua

In questi anni, per circostanze note e dolorose, sono diventato il destinatario di un fiume di lettere e ora navigo in un mare di storie, piene di vita vissuta, di croci inimmaginabili, di eroismi spesso totalmente nascosti al mondo, di naufragi e di speranze indomabili dentro il buio più fitto.

Sono testimonianze che fanno ammutolire. Chi e come può stare davanti a tutto questo dolore e tutta questa speranza? Chi può custodirli veramente?

Spesso sui media si denuncia lo scandalo della sofferenza innocente. E si resta impietriti davanti alla disperazione e all’impotenza.

Ma c’è qualcosa che è ancora più sconvolgente, qualcosa che è totalmente imprevisto e fa addirittura baluginare il divino perché è davvero “una cosa dell’altro mondo”. Continua

Ecco alcune notizie degli ultimi giorni:

1) la strage di 147 studenti cristiani compiuta dagli islamisti all’Università di Garissa in Kenya;

2) le minacciose invettive del presidente islamico turco per l’evocazione da parte di papa Bergoglio del “genocidio” di un milione e mezzo di cristiani armeni, un secolo fa;

3) un ragazzo bruciato vivo in Pakistan perché cristiano;

4) i combattenti islamisti in Siria bombardano i quartieri cristiani di Aleppo facendo decine di morti;

5) secondo alcune notizie dalla Nigeria, le 200 studentesse cristiane rapite da Boko Aram sarebbero state uccise;

6) quindici migranti islamici fermati dalla polizia a Palermo per aver buttato in mare dodici migranti cristiani a causa della loro fede. Continua