Questa settimana si è visto il teatro dell’assurdo. Dopo giorni di celebrazione estatica del Manifesto di Ventotene – letto da pochissimi, ma elevato al rango di testo sacro nell’adunata organizzata il 15 marzo da Repubblica (che ha ristampato e diffuso questo nuovo vangelo) – Giorgia Meloni, il 19 marzo, in Parlamento ne ha citato due passi (sulla democrazia e sulla proprietà privata) aggiungendo solo una breve frase di dissenso: “questa non è la mia Europa”.

Spalancati cielo. È successo di tutto. Proteste scandalizzate, urla, lacrime, seduta sospesa alla Camera, pellegrinaggi a Ventotene, scomuniche isteriche, tuoni, fulmini e saette. La premier è stata accusata di aver profanato qualcosa di sacro, come se avesse bestemmiato in chiesa dall’altare. Continua

Il volume “La saggezza e l’audacia” (Feltrinelli), che ha la prefazione di Sergio Mattarella, raccoglie gli interventi di David Sassoliall’Europarlamento e sarà presentato a Roma il 9 gennaio con Ursula von der Leyen, Romano Prodi ed Enrico Letta.

“La Repubblica” definisce Sassoli, morto un anno fa, “vero interprete dello spirito di Ventotene” e riporta una sua frase: “Dobbiamo recuperare lo spirito di Ventotene”. Ma di che si tratta? Continua