Anche agli intellettuali viene voglia di buttarsi nella mischia elettorale. Diceva Oscar Wilde: “a tutto posso resistere fuorché alle tentazioni”. E così esternano a più non posso.
IL VOTO DI VITO
Per esempio, Vito Mancuso, “filosofo e teologo” di Repubblica/Stampa, il 25 agosto si è lanciato in una curiosa riflessione con un tweet che partiva da questa lucida premessa: “Io non mi intendo di politica e posso sbagliare”.
Poteva essere soddisfatto di aver centrato due verità nella prima riga (non gli capita spesso). Fermandosi lì avrebbe fatto un figurone: si poteva pensare a una manifestazione di umiltà. Invece ha voluto proseguire per convincerci (non ce n’era bisogno) che quanto affermato nella premessa è proprio vero. Ecco dunque il suo pensiero: Continua