Il malessere giovanile è un tema scottante. Ne ha scritto anche Walter Veltroni in un editoriale del Corriere della sera. A sorpresa – cercando le cause di questo disagio – ha puntato il dito sul Covid e soprattutto sulla sua gestione: “confinamento, mascherine, scuola a distanza”. In pratica il lockdown.
Gli adolescenti, dice, ne sono usciti male. Lo provano i dati sulle alte percentuali di giovani con sintomi di ansia o depressione. Veltroni cita, fra l’altro, l’Autorità garante dell’infanzia nel cui rapporto si legge che “la pandemia ha determinato un insieme di fragilità di entità crescente”. È un quadro drammatico e purtroppo veritiero. Ma induce a fare tre considerazioni. Continua