Il vino ha a che fare con il divino. Perché fa capire una cosa importante del cattolicesimo. Non a caso Gesù fece il primo miracolo, alle nozze di Cana, proprio con il vino e l’ultimo suo gesto supremo – l’istituzione dell’eucaristia – insieme al pane ebbe di nuovo al centro il vino che da duemila anni – nella liturgia cattolica – diventa il salvifico sangue di Cristo.
È una considerazione un po’ spericolata, ma viene in mente leggendo il libro-intervista che Jon Fosse, Premio Nobel per la letteratura 2023, ha scritto con Eskil Skjeldal, Il mistero della fede (Baldini-Castoldi). Continua