Pochi mesi fa ci siamo commossi per il piccolo Aylan, il bambino siriano fotografato morto su una spiaggia turca (con i familiari aveva cercato di raggiungere la Grecia).

Tutti i media del pianeta rilanciarono quell’immagine in prima pagina e tutti si dissero indignati per un mondo dove si lasciano morire i bambini così.

Ebbene, oggi, per salvare la vita del bambino Charlie Gard, che sta in Gran Bretagna, si può ancora fare qualcosa, ma nessuno sembra voler fare una battaglia in difesa della sua vita.

Fra i pochi c’è mia figlia Caterina e devo dire che imparo sempre molte cose da lei. Continua