Le Monde ieri ha titolato: “La piazza San Pietro di Roma trasformata in centro del mondo”. Ciò che è accaduto alle solenni esequie di Francesco, il papa argentino che ha voluto essere sepolto accanto all’icona della Madonna “Salus Populi Romani”, mostra, ancora una volta, che l’importanza di Roma nel mondo è indissolubilmente legata alla Chiesa che si definisce cattolica, apostolica e – non a caso – romana. Dove “romana” ha addirittura, per Dante, una proiezione eterna (“sarai meco sanza fine cive/ di quella Roma onde Cristo è romano”). Continua

La Libreria editrice vaticana ha appena pubblicato il volume di don Luigi Giussani “L’incontro che accende la speranza”, curato da Davide Prosperi, attuale presidente della Fraternità di Comunione e liberazione, con la prefazione (molto interessante) del card. Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano e oggi uno dei nomi più accreditati fra i “papabili”. Continua

L’elezione di un Papa è un evento che ha sempre incuriosito tutti, anche prima del film “Conclave”. L’opinione pubblica laica tende a vederlo come una vicenda di intrighi e segreti, ma non sa sottrarsi al fascino millenario dei riti della Chiesa.

Oggi siamo alla vigilia di un vero Conclave e sui giornali imperversa il “toto Papa”. Ma c’è un aspetto che resta incompreso, pure da molti cattolici. La Chiesa cosa dice del Conclave? Quanta parte hanno le logiche politiche terrene e come entra in gioco Dio? Continua

Quale bilancio si può fare di questo pontificato? Guidare la Chiesa, una realtà planetaria che fra le alterne vicende del mondo attraversa i millenni, è un compito sovrumano. Inoltre era arduo succedere a due giganti come Giovanni Paolo II e Benedetto XVI che hanno cambiato la storia.

Francesco ha speso tutte le sue energie, senza risparmiarsi, nonostante la malattia, fino all’ultimo respiro. Ma si può dire che lasci una Chiesa più in salute di quella che aveva trovato?

Non sembra. Perfino gli entusiasti della prima ora, che fantasticavano di un presunto “effetto Bergoglio” (confondendo gli editoriali laudatori di Eugenio Scalfari con la realtà), negli ultimi tempi hanno riconosciuto le gravi criticità. A molti cattolici oggi sembra di trovarsi di fronte a un immenso panorama di rovine. Continua

Pasqua è anche una liberazione politica. Ogni anno celebriamo la Settimana Santa come se fosse semplicemente una tradizione religiosa e non avesse nulla a che fare con la vita quotidiana e tanto meno con la politica (cioè la polis, la città degli uomini). Ma è davvero così?

No. Gli eventi della Settimana Santa sono i più radicalmente politici della storia. Non solo perché Gesù è stato crocifisso con un’imputazione politica (che Pilato volle scrivere sul cartiglio: “Gesù di Nazaret Re dei giudei”). Non a caso la Chiesa celebra “Cristo Re dell’universo” proprio indicando il Calvario dove ha una corona di spine e una croce come trono. Singolare regalità quella di un crocifisso, ma i cristiani affermano che è l’unico vero potere vincente: quello dell’Amore. Continua

Sono ormai innumerevoli le prove, storiche e scientifiche, che accreditano la Sindone come il lenzuolo che avvolse il corpo di Gesù. È affascinante la lettura del volume “Nuova luce sulla Sindone” (Ares) a cura di Emanuela Marinelli e pure “Contemplare la Sindone” (Ares) della stessa Marinelli con Domenico Repice. Ma non sono libri solo per gli addetti ai lavori o per gli appassionati di “gialli” storico-scientifici o per i credenti.

La Sindone non è solo storia. Non è solo un grande enigma scientifico. Non è solo fede. Ne parliamo oggi perché inizia Settimana Santa, ma anche perché ha una scottante attualità. Continua

A venti anni dalla morte, Giovanni Paolo II è più vivo che mai. Ha segnato in modo indelebile la storia della Chiesa e del mondo. E, più in particolare, la vita personale di diverse generazioni. Non solo la mia che era stata investita dall’ubriacatura marxista degli anni Settanta. Anche le successive. Continua

Ciò che avevamo visto avrebbe cambiato radicalmente noi, le nostre famiglie e milioni di persone nel mondo, ma al contempo provocato l’ira del regime jugoslavo. Temendo che la mia testimonianza fosse un pericolo per il loro potere, i comunisti mi considerarono ufficialmente un nemico dello stato, all’età di appena 16 anni. Forse i loro timori erano giustificati, perché avevo vissuto una cosa più grande del regime comunista – più grande, infatti, di qualsiasi cosa sulla terra… Avevo fatto l’esperienza dell’amore di Dio”.

Così Mirjana Soldo, una dei sei veggenti di Medjugorje, racconta, nel suo libro Il mio Cuore trionferà (Dominus Production Edizioni), le apparizioni della Madonna che lì iniziarono il 24 giugno 1981 Lei è anche la depositaria dei “dieci segreti” relativi al futuro del mondo e della Chiesa: riguardano eventi che saranno rivelati a tutti tre giorni prima del loro accadere. Continua

La fragilità, la precarietà della nostra vita, il dolore, la malattia sono l’esperienza universale di tutti noi mortali. In tutte le epoche, le condizioni sociali e le età della vita.

Tanto è vero che basta sfiorare questa corda – anche con una semplice canzone in un contesto pure mondano come Sanremo (lo abbiamo visto nei giorni scorsi) – che subito risuona potentemente nel profondo di ciascuno e accende emozioni forti, perfino discussioni e polemiche, per le ferite che tutti abbiamo.

Perché siamo creature ferite e malate nei corpi e nelle anime e abbiamo lividi che possono farci saltare appena sfiorati. Infatti di solito cerchiamo “anestetici” che ci evitino di pensare. Ma forse avremmo bisogno del contrario, di una consapevolezza della vita più profonda e meditata. Di una pietà, nelle nostre giornate, che ci manca. Di una preghiera che poi s’impone quando noi stessi, o le persone che amiamo, sono provate dalla sofferenza. Continua

                                                                                 “Perciò egli sarà in pace, per quanto gli è possibile, con ogni uomo  nella pace degli uomini, che è l’ordinata concordia… Anzitutto quindi l’uomo deve avere cura dei suoi… Al riguardo l’Apostolo dice: ‘Se poi qualcuno non si prende cura dei suoi cari, soprattutto di quelli della sua famiglia, costui ha rinnegato al fede ed è peggio di un infedele’ (cfr. 1 Tm. 5, 8)”.

S. Agostino, La Città di Dio [XIX, 14]

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“Dovete essere patrioti, amare la vostra Patria e proteggerla”. Chi ha pronunciato questa esortazione così controcorrente, nei giorni scorsi, rivolgendosi ad alcuni giovani? Qualche leader politico di quelli che vengono sprezzantemente definiti “sovranisti”? No, Papa Francesco. Ma è passata inosservata. Continua