Mentre propongo il mio articolo sull’attentato a Trump, ricordo che è in corso negli Stati Uniti il grande pellegrinaggio (voluto dai vescovi per preparare il Congresso eucaristico). Si tratta di due itinerari che tracceranno una croce su quel Paese, attraversando 27 stati e 65 diocesi e coprendo una distanza complessiva di 6.500 miglia a piedi. Portando Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento per le strade e le città di quella nazione i vescovi americani implorano la benedizione del Cielo. Ne ho scritto QUI. Una bellissima iniziativa (come un grande esorcismo) che avrà effetti benefici per questo grande Paese e, di conseguenza, per il mondo.

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Il proiettile che volava verso la testa di Donald Trump, per un piccolo movimento dell’ex Presidente nell’ultima frazione di secondo, ha colpito solo il suo orecchio. Così ha avuto salva la vita.

Senza quel movimento sarebbe stato un colpo mortale per lui e pure per la pace negli Stati Uniti che, secondo Paolo Mieli, “sarebbero precipitati nella guerra civile”. Infatti la pallottola, ferendo l’orecchio, è passata a un centimetro dal cervello. Continua

Si può leggere QUI anche l’intervista che Maurizio Caverzan mi ha fatto sul mio libro, “Dio abita in Toscana” e che è stata pubblicata dalla “Verità” il 13 luglio scorso.

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Da esperto di cose ecclesiastiche, al di sopra di ogni sospetto, Filippo Di Giacomo, sul Venerdì di Repubblica, ha commentato la Settimana sociale dei cattolici organizzata dalla Conferenza episcopale e ha ironizzato sull’attivismo dei vescovi italiani ed europei che – durante la campagna elettorale – “hanno dispensato univoci consigli agli elettori” (cioè indicazioni di voto per il centrosinistra).

POPOLO CONTRO ELITE

Poi ha concluso: “La presa d’atto dei risultati comporta l’ammissione che l’elettorato cattolico, qualora ancora esista, in tutta Europa non ha esaudito i desiderata episcopali. Molti elettori europei sembra abbiano voluto punire l’ossessione da Grande Fratello di Bruxelles per i ripetuti tentativi di far tacere il dissenso (bollato come conservazione), motivato da ragioni etiche in materia di vita, famiglia, educazione”. Continua

Il libro È bello lasciarsi andare tra le braccia del figlio di Dio (edito dalla LEV a cura di Massimo Borghesi) – appena uscito – raccoglie e propone, per volere di Papa Francesco, le omelie di don Giacomo Tantardini. Qui sotto la prefazione del Pontefice al volume (tratta da Vatican News) e poi un mio articolo, uscito su “Libero”, che spiega il significato storico di questo volume. Continua

Una Crociata elettorale. È quella di mons. Mariano Crociata che ieri ha voluto fare, come un politico, il suo appello agli elettori, invitandoli di fatto a votare per i partiti di centrosinistra. Al monsignore non importa se sono partiti anticristiani o se, per esempio, di recente hanno votato per inserire l’aborto nella Carta dei diritti. Gli importa solo che combattano i sovranisti.

Infatti il titolo della sua intervista della Stampa recita: “Monsignor Mariano Crociata: ‘I sovranisti sono un pericolo, l’UE è garanzia per le nazioni’”.

Il vescovo non si occupa di fede, gli interessa solo la politica. Non parla mai di Gesù Cristo, ma professa una fede fanatica in questa UE delle élite, diventata ormai, per molti ecclesiastici, il nuovo vitello d’oro da idolatrare. Per 2000 anni è stato detto che non si può fare a meno di Dio. Oggi Crociata afferma: “Non si può fare a meno della UE”. Quindi la tecnocrazia di Bruxelles al posto di Dio? Continua

Sotto l’articolo pubblico due pagine del mio libro “Dio abita in Toscana” per capire il significato profondo della festa del Corpus Domini

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Oggi per le vie di New York e di altre metropoli americane, simbolo della modernità, si potrà vedere – come accade da alcuni anni – qualcosa di sorprendente: le processioni per la festa del Corpus Domini con migliaia di persone che accompagnano l’ostensorio che contiene l’eucaristia.

In genere molti, per le strade, osservano questo fatto inconsueto, riprendendolo col cellulare o inginocchiandosi o cercando di capire cosa accade. Talora riconoscendo che quel raccoglimento, quella musica, quei canti portano la mente in una dimensione “altra” e – come scrive uno storico dell’arte parlando della bellezza dei grandi capolavori – ci liberano dal “flusso ininterrotto delle cose che passano” per far emergere il desiderio profondo che sta dentro di noi. Facendoci sentire l’eco dell’eterno come una potente “forza di liberazione”. Continua

“La mia parrocchia è divorata dalla noia. Come tante altre parrocchie! La noia le divora sotto i nostri occhi”.

SENZA AVVENIRE

Viene in mente questa pagina del Diario di un curato di campagna di Georges Bernanos quando si sfoglia il giornale della Cei, Avvenire, ormai simile al Manifesto, una barchetta alla deriva nell’oceano dell’insignificanza, tra il Pd e il partitino di Bonelli e Fratoianni. Il sol dell’Avvenire al tramonto. Continua

Papa Francesco è stato “scomunicato” dall’Inquisizione dell’ortodossia giornalistica. Ma siamo proprio sicuri che – dietro le polemiche sulla nota battuta – non ci sia dell’altro? Il vero tema – ignorato dai giornali – è piuttosto (come vedremo) lo scontro fra il Pontefice e la Cei a guida zuppiana.

E forse – come suggerisce qualcuno – sono venuti al pettine i nodi fra una presidenza della Cei che ha dichiarato guerra aperta sulle riforme istituzionali all’attuale premier – tirando la volata al Pd per le elezioni europee – e un Papa che invece continua ad avere, com’è noto, un grande rapporto di simpatia e di stima proprio con Giorgia Meloni(presente anche domenica alla messa del Pontefice). Cerchiamo di capire. Continua

Dopo le polemiche sul 25 aprile, spero che venga il giorno in cui questa data non sarà più la celebrazione dei (soli) partigiani comunisti (con i fischi alla Brigata ebraica che combatté per noi).

Spero che festeggeremo davvero la liberazione del nostro Paesedall’occupazione tedesca, dalla dittatura fascista e dalla guerra, com’era nelle intenzioni del presidente del consiglio Alcide De Gasperi quando istituì tale festa il 22 aprile 1946. Continua

Mercoledì scorso Avvenire riferiva che “circa 52.250 cristiani sono stati uccisi in Nigeria dal 2009, secondo un rapporto dell’Ong nigeriana Intersociety”. È solo un capitolo di un martirio mondiale. Il vero volto della Chiesa, che pochi conoscono, è questo.

Lo ha fatto capire il Papa, sempre mercoledì, all’udienza generale in Vaticano. Dove è accaduta una cosa imprevista. A un certo punto Francesco ha girato lo sguardo, nell’Aula Paolo VI, verso un anziano sacerdote con la porpora cardinalizia che era lì seduto. Continua

Merita un applauso l’Einaudi che pubblica gli Inni cristiani d’Occidente. È vero che il costo del volume, curato da Federico Giuntoli, è proibitivo (€90,00), ma è un libro di un migliaio di pagine che propone un’ampiaantologia di inni cristiani, a partire dai primi secoli, tradotti dal latino e con il dovuto apparato filologico.

Sono i testi entrati nella liturgia delle Ore, con i quali la Chiesa Cattolica prega quotidianamente, dunque rappresentano il “respiro” e il grido della comunità cristiana da secoli. Continua