Il mainstream vive di slogan e demonizzazioni. Lo abbiamo visto pure in questi giorni. La Sinistra e i media hanno dedicato più tempo e più spazio all’interpretazione (sbagliata) del braccio teso di Elon Musk che all’analisi seria dei contenuti e delle ragioni del programma enunciato dal nuovo presidente Trump.

Anche per liquidare tale programma del resto sono ricorsi alla semplificazione faziosa: per esempio i dazi. D’improvviso si è cominciato a gridare che gli annunciati dazi alle merci europee, esportate negli Usa, sono una mazzata tragica che il cattivo Trump sta per infliggerci (mentre la vera mazzata è stata il Green Deal europeo che loro hanno applaudito). Continua

La “guerra economica” scoppiata fra gli Stati Uniti e l’Unione Europea è molto di più di una controversia dovuta all’inaudito surplus commerciale tedesco. Molto più di una questione di dazi: è il ritorno della Storia.

Infatti la Germania, che di certo è un grande Paese, ora è tornata ad essere anche un grande problema. Non solo per l’Europa, ma pure per gli Stati Uniti. E Trump ha tutta l’intenzione di vincere il braccio di ferro con la Merkel, ridimensionando i disegni imperiali tedeschi (già la Brexit è andata in questa direzione: la Gran Bretagna è storicamente ostile agli imperi continentali).

La Germania perderà il confronto con gli Usa e potrebbe essere un duro colpo per tutta l’attuale Unione Europea di Maastricht (da non confondere con la Comunità europea originaria). Continua