I padri costituenti, con una felice intuizione, posero il paesaggio italiano sullo stesso piano dei nostri grandi capolavori: “La Repubblica… tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Così recita l’articolo 9 della Costituzione che fa parte dei suoi principi fondamentali.
Va ricordato perché ora, alle solite minacce che incombono sulla bellezza delle nostre campagne, delle nostre coste, delle nostre montagne, dei nostri borghi, se ne aggiunge una nuova, paradossalmente ambientalista.
Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, in base agli accordi di Parigi sul clima, ha dichiarato: “Dobbiamo installare 70 gigawatt di rinnovabili nei prossimi 9 anni per raggiungere l’obiettivo di decarbonizzare del 55 per cento”.
Per capire le proporzioni dell’impresa consideriamo che finora sono stati installati solo 0,8 gigawatt all’anno.
Cosa significa energie rinnovabili? Pannelli solari e pale eoliche. C’è solo un problema. Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia e docente universitario, spiega che “per avere la stessa energia che c’è in una bottiglia di benzina, dovremmo avere un pannello fotovoltaico di 10 metri quadrati illuminato ininterrottamente per dieci ore. Quanto territorio dovremmo coprire per fare a meno della benzina? Anche questo ha un impatto ambientale”. Continua