Si leggano attentamente queste righe (e mi scuso per la lunghezza della citazione): “Perché come Paese contiamo poco o niente? Una delle risposte è venuta questa settimana nella stretta di mano tra Putin ed Erdogan all’inaugurazione del Turkish Stream, il simbolo del fallimento della nostra politica estera nel Mediterraneo e in Libia. Quel gasdotto con il nome di South Stream doveva costruirlo l’italiana Saipem non Erdogan ma fu bloccato da Europa e Stati Uniti per sanzionare la Russia sull’Ucraina. Peccato che alla Germania in questi anni sia stato consentito di raddoppiare il North Stream con Mosca e alla Turchia, riottoso membro della Nato, di raggiungere accordi con Putin nel gas e persino negli armamenti. Dov’erano l’Unione europea e gli Stati Uniti? Hanno contribuito a bloccare i nostri interessi nazionali ma dato via libera a quelli altrui”. Continua
MA “BELLA CIAO” E’ UNA CANZONE PATRIOTTICA E “SOVRANISTA”, NON CERTO COMUNISTA
Ma l’hanno mai ascoltata “Bella ciao” quelli che oggi la cantano dovunque, sardine, preti migrazionisti, compagni e militanti vari? È vero che la foga ideologica, la faziosità e il fanatismo – tipici della Sinistra – spesso accecano, ma – a quanto pare – possono anche rendere sordi.
Perché se avessero ascoltato bene le parole di quella canzone, anche loro avrebbero facilmente compreso che è un meraviglioso inno “sovranista”, tanto che si potrebbe consigliare a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni di adottarlo nelle loro manifestazioni pubbliche. Nessuno più di loro può riconoscersi in quelle parole. Continua
I CAMPIONI DEI SOVRANISTI? SONO ENRICO MATTEI E GIOVANNI PAOLO II. CON TANTI SALUTI A MACRON E ALLA MERKEL
Alla commemorazione della fine della Prima guerra mondiale, il presidente francese Macron ha esaltato il “patriottismo” (proprio) e ha “bombardato” quello altrui squalificandolo come “nazionalismo”. Ce l’aveva con il sovranismo dei paesi (come l’Italia) che non si vogliono sottomettere al nazionalismo di francesi e tedeschi.
Donald Trump, in un tweet, ha scritto che Macron cerca di parlar d’altro perché ha, in Francia, un livello di consenso troppo basso (il 26%) e un livello di disoccupazione troppo alto (circa il 10%). Poi Trump ha aggiunto: “a proposito, non c’è paese più nazionalista della Francia, gente molto orgogliosa, ed è giusto così”.
Insieme a Macron anche la Merkel ha tuonato contro il nazionalismo: ha detto che porta alla guerra. I due paesi più nazionalisti d’Europa, poco dopo aver dato queste “lezioni” agli altri, hanno realizzato un’intesa a due sul bilancio dell’eurozona, ovviamente penalizzante per l’Italia. L’ennesimo gesto di supremazia ed arroganza. Continua