A dieci anni dalla sua “nascita al cielo” (così i cristiani chiamano sorella morte), la storia di Chiara Corbella Petrillo commuove e affascina sempre di più, soprattutto i giovani e chi si trova ad attraversare le prove dure della vita.

Aveva solo 28 anni quel 13 giugno 2012, quando, sapendo che il tumore che la straziava di dolore non le lasciava più tempo, ha salutato tutti i suoi familiari e i suoi amici, uno ad uno, dicendo a ciascuno, con un sorriso, “vi voglio bene! Siate sereni”.

Nella Chiesa – che intanto ha aperto il processo di beatificazione e l’ha proclamata “Serva di Dio” – Chiara è diventata un esempio luminoso e toccante, particolarmente significativo in questo tempo che nega la sacralità della vita umana. Continua

Ricordate quel milione di giovani, per l’anno santo del 2000, a Roma, attorno a papa Wojtyla? Cantavano “Jesus Christ, you are my life”. I giornali laici li sbeffeggiarono dicendo che in realtà quella era una fede di facciata, superficiale.

Era vero? Che ne è di loro? Continua