Dopo giorni di attacchi giornalistici e politici al governatore lombardo Fontana, venerdì è arrivata una doccia fredda per i suoi critici. Si tratta dell’importante dichiarazione del procuratore aggiunto di Bergamo, Maria Cristina Rota, la quale – a proposito della mancata chiusura dei comuni bergamaschi di Alzano Lombardo e Nembro (ai primi di marzo) – ha dichiarato che l’istituzione di una zona rossa “da quello che ci risulta  è una decisione del governo”.

Curiosamente ieri, su molti giornali, una dichiarazione così importante ha avuto poco (o nessun) rilievo. Eppure sono parole molto significative perché coincidono con quanto ha sempre sostenuto il governatore lombardo Fontana (“era pacifico che fosse una decisione che spettava al Governo, visto che aveva già inviato l’esercito in quelle zone”). Continua

Proprio mentre Nicola Zingaretti lanciava la sua candidatura alla segreteria del Pd (il simbolo della sua “Piazza grande” è una freccia, che però si dirige verso destra: l’ennesima gaffe?) gli è arrivata fra capo e collo la dichiarazione di Piero Fassino.

Non si sa come l’abbia presa il governatore del Lazio non potendo neanche mettersi le mani nei capelli per carenza di materia prima tricologica.

L’ex sindaco di Torino ha detto: “Ho parlato con Nicola, gli ho chiesto se stavolta sia determinato ad andare sino in fondo. L’ho visto molto deciso”. Le ultime parole famose. Proprio ieri “Il Fatto quotidiano” titolava: “Minniti aspetta il ritiro di Zingaretti per correre”.

Nell’entourage del governatore si teme che pure questa “profezia” di Fassino si avveri e Zingaretti vada davvero “sino in fondo”. Proprio in fondo… Sono ormai memorabili infatti gli altri vaticini fassiniani. Hanno fatto storia proprio perché si sono avverati tutti. Al contrario.

Anni fa a Grillo, che voleva prendere la tessera del Pd per partecipare alle primarie, disse con tono di sfida: “se Grillo vuol far politica, fondi un partito, si presenti alle elezioni e vediamo quanti voti prende. Perché non lo fa?” Continua