I risultati delle elezioni regionali si conosceranno domani. Ma una cosa è certa: il Pd stapperebbe lo spumante se la sfida, nelle sei regioni, si concludesse con un 3 a 3 (così perderebbe una sola regione). Questo la dice lunga sullo stato di salute della Sinistra.

Sappiamo infatti da anni che il centrodestra è maggioranza nel Paese: lo sappiamo dalle elezioni europee del 2019 e dai vari turni di elezioni regionali dove la sinistra è uscita sconfitta (e i grillini decimati).

E’ dunque molto probabile che anche il voto di oggi e domani dia la vittoria al centrodestra e veda sconfitta la Sinistra. Tuttavia è altrettanto probabile che anche questa volta il governo resti in piedi e l’Italia continui ad essere (mal)governata da una coalizione che è minoranza nel Paese e che è incapace di affrontare gli enormi problemi dei prossimi mesi.

Perché? Uno dei motivi – bisogna riconoscerlo – sta nel fatto che il centrodestra ad ogni sua vittoria prospetta un solo (impossibile) scenario, le elezioni anticipate, e non ha – per così dire – un “piano B”. Continua

All’Ambasciata americana di via Veneto ieri saranno ammutoliti quando hanno letto ciò che che uno dei leader del M5S, Alessandro Di Battista, ha scritto sul “Fatto quotidiano” sull’abbraccio con la Cina.

In pratica Dibba ha messo a tema un capovolgimento di alleanze internazionali dell’Italia, dallo schieramento occidentale al “rapporto privilegiato con Pechino” nella “terza guerra mondiale” che si sta combattendo e che – parole sue – “la Cina vincerà”.

Siccome i nostri governi da sempre sono definiti anzitutto dalla loro collocazione internazionale, un’affermazione del genere (che non è solo una dichiarazione d’intenti o una sparata a salve) dovrebbe destabilizzarequesto esecutivo, dal momento che il M5S ne è il socio di maggioranza ed esprime addirittura il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri. Continua