“Il Mossad svela la rete di infrastrutture terroristiche di Hamas in tutta Europa”. Così titolava l’altro ieri il Jerusalem Post. Che aggiungeva: “Secondo il Mossad, i raid coordinati in Austria e Germania hanno portato ad arresti e al sequestro di armi ed esplosivi destinati all’uso ‘a comando’”.

Si riferisce a quanto l’agenzia israeliana di spionaggio ha rivelato sull’indagine realizzata “con l’intelligence europea e le forze dell’ordine”. Si apprende infatti che “dopo il massacro di Hamas del 7 ottobre, l’organizzazione terroristica ha accelerato gli sforzi” per insediarsi in Europa: “Il Mossad ha detto che continua a sventare regolarmente decine di piani di attacco in tutto il mondo”. Continua

“Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati”. Veniva in mente questa frase di Bertolt Brecht qualche sera fa, vedendo il direttore di Libero, Mario Sechi, con la sua calma olimpica, esporre, in un talk show, le ragioni di Israele e ricordare i crimini di Hamas che ha dato inizio alla guerra e continua a tenere ostaggi israeliani (come tutta la popolazione palestinese usata come scudo umano).

Una voce quasi isolata, quella di Sechi, perché in Italia pochissimi temerari vanno controcorrente e farlo oggi, sulla guerra fra Israele e Hamas, significa consegnarsi al disprezzo  del Giornalista Collettivo e agli anatemi degli Indignati speciali.

Oggi il furore contro Israele è arrivato a livelli impensabili (gli ebrei in Europahanno paura a camminare per strada con la Kipà). Ma l’ostilità non è cosa nuova. Lo prova una canzone di Bob Dylan uscita nel 1983, al tempo della guerra in Libano: “Neighborhood Bully”, ovvero “Il bullo del quartiere” (faceva parte della raccolta “Infidels”). Continua

La caccia all’ebreo casa per casa, il massacro di civili, comprese donne e bambini, perché ebrei, o la loro cattura e deportazione (si può immaginare con quali trattamenti), non c’entra nulla con la causa dei palestinesi.

Questo è fanatico odio antiebraico e non avremmo voluto mai rivedere scene così orrende 80 anni dopo l’orrore nazista. Non si tratta neanche di una guerra (che si combatte fra eserciti): è odio sanguinario verso un intero popolo. L’obiettivo dei jihadisti, i quali ritengono che quella terra debba essere tutta e solo islamica, è la distruzione dello Stato ebraico. Continua