Una delle chiavi per il Duemila? Risposta: “imparare delle poesie a memoria, molte poesie: da bambini, da giovani, anche da vecchi. Perché fanno compagnia: uno se le ripete mentalmente. Inoltre, lo sviluppo della memoria è molto importante”.

A chi appartiene questa frase? Al ministro dell’Istruzione Valditara che è sotto attacco da sinistra proprio perché vuole tornare a insegnare a scuola le poesie a memoria? No. Sono parole di Italo Calvino che non è stato solo un importante scrittoreitaliano, ma anche uno dei maggiori intellettuali di sinistra del dopoguerra.

Fra l’altro è sempre più importante abituare la mente a “trattenere” ed elaborare parole e concetti oggi che, con la rete e i cellulari, è sottoposta a un vero bombardamento di stimoli e notizie che passano senza lasciar traccia. Oltretutto le parole della poesia creano pensiero. Continua

È morto a 94 anni lo scrittore ceco Milan Kundera e qualcuno ha ricordato in che modo divenne un best seller il suo “L’insostenibile leggerezza dell’essere”.

DAGO E ADELPHI

Era il 1985. Nel mitico programma di Renzo Arbore “Quelli della notte”, fra i buffi personaggi che cazzeggiavano, c’era pure Roberto D’Agostino nella parte dell’intellettuale post-moderno che discettava di nuove tendenze e – come un tormentone – citava “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, non perché lo avesse letto, ma perché – ha spiegato – gli sembrava un “titolo capace di racchiudere lo Spirito del Tempo”: gli anni Ottanta. Continua