A un mese dall’elezione di Leone XIV si fanno due valutazioni opposte. La prima è quella del card. Camillo Ruini, il quale, in un’intervista, ha dichiarato che l’elezione del nuovo Papa ha di colpo unito e rasserenato la Chiesa: “Quei non pochi fedeli che, a torto o a ragione, erano a disagio per le – vere o presunte – aperture dottrinali di papa Francesco si sono sentiti rassicurati… Il clima che respiriamo oggi nella Chiesa può definirsi di gioia e di pace”.
Dall’altro lato ci sono i “guardiani della rivoluzione” progressista che, allarmati dalle parole del nuovo Papa, fin dal primo giorno (con Vito Mancuso) hanno cominciato a criticarlo (tanto più ora che Leone XIV, parlando della famiglia, ha osato citare l’Humanae vitae di Paolo VI da loro vista come fumo negli occhi). Paventano “ritorni indietro”. Continua