Gli ecclesiastici – ricordando una battuta di Pio XI – dicono che di solito in Vaticano si smentiscono solo le notizie vere. Perciò, i tre studiosi che sulla rivista scientifica “Heritage” hanno pubblicato una ricerca sulla possibile individuazione della tomba di San Pietro (vedi “Libero” del 23 maggio), possono essere soddisfatti, infatti il Vaticano ha (ufficiosamente) controbattuto con un’intervista, a “Vatican news, del professor Vincenzo Fiocchi Nicolai, del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana.

Abbiamo dunque chiesto a Liberato De Caro,  Fernando La Greca ed Emilio Matricciani, di rispondere alle sue obiezioni.

Continua

Può essere la scoperta archeologica del millennio e la più importante della storia della Chiesa. Così l’Anno Santo del 2025 sarebbe un avvenimento unico, perché il giubileo nasce proprio come pellegrinaggio “ad limina Petri”.

In effetti si tratta dell’individuazione, a Roma, del probabile luogo di sepoltura di san Pietro (forse addirittura con i suoi resti mortali).

Tre studiosi italiani, Liberato De Caro, ricercatore del Cnr, Fernando La Greca, professore all’Università di Salermo, ed Emilio Matricciani, docente al Politecnico di Milano, hanno firmato un accurato studio sulla rivista scientifica internazionale “Heritage”, intitolato: “The search of St Peter’s memory ‘ad catacumbas’ in the cemeterial area ‘ad Duas Lauros’ in Rome”. Continua