Disinformazione: verità o menzogna? Sia per Mosca che per Washington è un problema insidioso. In Russia si affronta in modo autoritario. Negli Usa? Un mese fa Biden ha pensato di risolverlo istituendo una sorta di “ministero della verità” chiamato Disinformation Governance Board (Dgb), dipendente dal loro ministero dell’Interno.

Ma una trovata tanto orwelliana, per braccare e reprimere la cosiddetta “disinformazione”, era controproducente. I repubblicani già protestavano per la possibile limitazione della libertà di espressione. Così tutto è stato sospeso.

Anche in Europa serpeggia l’idea che il potere politico – specialmente in nome di presunte emergenze nazionali – possa stabilire una “verità ufficiale” che delegittimi o addirittura censuri altre versioni dei fatti e opinioni dissenzienti in quanto sospette o pericolose. Ma è compatibile con la democrazia? Continua

PADRE E PADRONI

Piergiorgio Odifreddi ama la battuta ad effetto e il paradosso. Repubblica (22/12) riferisce queste sue parole: “Quasi tutti siamo atei nei confronti di quasi tutte le fedi. Chi si definisce credente è ateo in tutte le religioni tranne la sua”.

In effetti la frase ha una sua divertente logica. Potremmo aggiungere scherzosamente che – allo stesso modo – nessun matematico crede veramente ai numeri perché ritiene che due più due faccia solo quattro ed esclude tutti gli altri numeri.

Del resto Odifreddi non è originale perché i cristiani del I e del II secolo effettivamente furono proprio accusati di ateismo (subendo persecuzioni) in quanto non riconoscevano gli dèi pagani e la divinità dell’imperatore. Continua

IRRIVERENTE

Nel coro unanime di lodi che si sono levate per Roberto Calasso, in occasione della sua scomparsa, l’unica voce dissonante che ho letto è stata quella del matematico Piergiorio Odifreddi che sulla Stampa (1/8) ha scritto fra l’altro: “L’astuzia editoriale di Calasso, che ‘infiniti addusse danni’ alla cultura italiana, è stata di andare a cercare con il lanternino opere scientifiche borderline, che ben si sposassero con quelle dei filosofi e dei pensatori esoterici o new age che invece costituiscono il nocciolo duro delle pubblicazioni adelphiane”. Continua