Il completo – e anche grottesco – scollamento tra la gente comune e il Palazzo del potere di sinistra, si è reso evidentissimo in queste ore.
Dopo che “Repubblica” ha aperto la prima pagina con l’apocalittico annuncio di un ministro: “Delrio: ‘Il fascismo è tornato, la politica non può più tacere”, dieci milioni di italiani (con picchi del 61 per cento di share) si sono placidamente seduti davanti al televisore per guardare Sanremo. Mentre gli altri sceglievano un film o se ne andavano tranquillamente a dormire.
Non uno che abbia preso sul serio il ministro parolaio, non uno – pure fra quelli che si sentono “antifascisti militanti” – che abbia pensato di fare provviste, calzare l’elmetto, prendere lo zaino e “salire in montagna” a difendere la democrazia minacciata dal fascismo.
Perché la gente comune sa bene – come ha scritto ieri Ernesto Galli della Loggia nell’editoriale del “Corriere della sera” – che “in Italia non esiste alcun pericolo fascista. Non c’è alcuna ‘marea nera’ che sale”. Continua