Dei nostri due santi patroni d’Italia, il primo – Francesco d’Assisi – è popolarissimo. Mentre Caterina da Siena (che si festeggia proprio oggi) è pressoché sconosciuta a tutti. Eppure avrebbe delle  caratteristiche straordinariamente “moderne”.

RIVOLUZIONARIA

Si tratta infatti di una delle poche donne che fu protagonista del suo tempo al punto che perfino dei papi – oltreché degli uomini di Stato – furono influenzati dal suo carisma, dalla sua personalità.

Ma non era solo una donna: era una giovane donna (è morta a soli trentatré anni), oltretutto non di famiglia nobile o ricca, ma figlia del popolo (il padre era tintore), che – suo malgrado – si troverà a viaggiare per le sue missioni addirittura fino ad Avignone, cosa questa assai mal vista per una ragazza e che la esporrà a mille pettegolezzi maligni. Per di più era (inizialmente) analfabeta ed è stupefacente che la Chiesa in seguito l’abbia proclamata addirittura “Dottore della Chiesa” per la sua sapienza teologica e mistica. Continua

Nella memoria di santa Caterina, il 29 aprile, voglio sottolineare che questa ragazza straordinaria – che è stata proclamata Dottore della Chiesa, Patrona d’Italia, di Roma e compatrona d’Europa, era semplicemente Caterina Benincasa: quando scriveva queste lettere (andando anche di persona, a piedi, fino ad Avignone, per riportare il Papa a Roma e salvare la Chiesa) era una giovane donna analfabeta sui venti anni, di famiglia popolare, laica e terziaria domenicana.
Agli amici che la seguivano ripeteva: “Non accontentatevi delle piccole cose. Dio le vuole grandi. Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutta Italia”.
Di Caterina parlò Dio stesso alla mistica Maria Valtorta, in un dettato indirizzato a papa Pio XII: «Altri tuoi predecessori ascoltarono i miei mezzi. e se la chiesa è ancora romana è perché un Pontefice si arrese a Caterina.»

Quindi, mentre ammiriamo la fede, la carità e il coraggio di Caterina, dobbiamo ammirare anche l’umiltà di papi, vescovi e cardinali che – pur immersi in costumi corrotti – seppero ascoltare i richiami veementi di una giovane donna riconoscendo nella sua voce il richiamo di Dio stesso. Sciagurata quell’epoca in cui i Pastori della Chiesa non sanno riconoscere la voce dello Spirito e non vogliono seguirla, per obbedire invece alle potenze delle ideologie mondane. Continua