Il Papa, a Malta, torna sul conflitto in Ucraina e sottolinea che, pur essendo scoppiato il 24 febbraio, “è stato alimentato negli anni. Sì la guerra si è preparata da tempo con grandi investimenti e commerci di armi”.
Per questo Francesco oggi esorta a non preparare altre guerre e chiede che “gli ingenti fondi che continuano a essere destinati agli armamenti siano convertiti allo sviluppo, alla salute e alla nutrizione”.
Non di armi, ma “di compassione e cura abbiamo bisogno, non di visioni ideologiche e di populismi che si nutrono di parole di odio e non hanno a cuore la vita concreta del popolo, della gente comune”.
Il timore del Pontefice, in queste settimane, è il protrarsi e l’allargamento della guerra Russia/Ucraina, che può diventare un conflitto mondiale e può portare pure all’uso di armi atomiche (come è stato prospettato dai leader russi e americani).
Perciò il 25 marzo il Papa ha voluto fare la solenne Consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria con questa implorazione: “Liberaci dalla guerra, preserva il mondo dalla minaccia nucleare”. Continua