È iniziata la De-Globalizzazione. Quale libro potrebbe esserne il simbolo? All’inizio della globalizzazione, dopo il crollo del comunismo europeo, fu “La fine della storia (e l’ultimo uomo)” di Francis Fukuyama che annunciava la definitiva vittoria mondiale della democrazia liberale e dell’economia di mercato. In pratica un mondo unipolare e americanizzato. Era il 1992. Continua

Stanno demolendo l’Unione europea. Chi? I cattivi “sovranisti”? L’odioso Trump? Il perfido Putin? No: gli europeisti. Proprio coloro che ogni giorno fanno pubbliche e fanatiche professioni di fede europeista.

Già negli anni passati, per fare un esermpio, con il Geen Deal, la leadership della UE ha assestato un colpo mortale all’industria europea e al benessere dei nostri popoli. Continua

Ieri il Papa, che essendo ricoverato non ha potuto leggere il suo messaggio all’Angelus, ha scritto: “Anch’io prego per voi e prego soprattutto per la pace. Da qui la guerra appare ancora più assurda. Preghiamo per la martoriata Ucraina, per Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Kivu”.

Il Pontefice in questi anni ha continuato a implorare pace come la biblica voce che grida nel deserto. Probabilmente oggi, da malato, in ospedale, offre anche le sue sofferenze per questo. E proprio nei giorni di dolore del Pontefice si sta faticosamente mettendo in moto quel cammino della pace che egli ha invocato per anni. Continua

Non si è mai vista una tale ondata di anti americanismo sui media, sotto forma di anti trumpismo, che tracima, in questi giorni, nelle pagine dei quotidiani. Il clima è reso incandescente anche dalle reazioni di certe aristocrazie che vedono traballare vecchie posizioni di potere.

In particolare, a proposito della guerra in Ucraina e della strategia di pacificazione della nuova amministrazione americana, accade un fatto surreale: si dipingono gli Stati Uniti di Trump (addirittura) come una minaccia per l’Occidente i cui valori sarebbero invece rappresentati e difesi dall’Unione europea contro l’America. Verrebbe da sorridere di tali assurdità se non fossero espresse anche da personalità importanti come se fossero realtà. Continua

Trump ha rimesso in moto la Storia che si era infognata in una spirale di conflitti e nella decadenza (geopolitica, culturale ed economica) dell’Occidente. L’Italia di Giorgia Meloni ha assunto un rilievo inedito sulla scena mondiale dell’epoca trumpiana. Ma la palude politica composta da Dem Usa e Ue non tollera chi costruisce pace e sviluppo con idee innovative, rifiutando la loro ideologia woke. Continua

Al cuore (rosso antico) non si comanda, perciò a Sinistra – con la nuova amministrazione Usa – hanno ricominciato a detestare gli “amerikani”. Marcello Sorgi, sulla Stampa, spiega che “Pd e Avs hanno già maturato un giudizio durissimo nei confronti di Trump, accusando di conseguenza la premier (Meloni, ndr) di essersi sottomessa” (gli stessi argomenti del Pci di Togliatti contro De Gasperi).

Così – riconosce Sorgi – il Pd rischia di “capovolgere del tutto” le sue posizioni recenti e “tornare indietro” verso “la politica antiamericana e antiatlantista che per decenni aveva caratterizzato il Pci”. Continua

Il mainstream vive di slogan e demonizzazioni. Lo abbiamo visto pure in questi giorni. La Sinistra e i media hanno dedicato più tempo e più spazio all’interpretazione (sbagliata) del braccio teso di Elon Musk che all’analisi seria dei contenuti e delle ragioni del programma enunciato dal nuovo presidente Trump.

Anche per liquidare tale programma del resto sono ricorsi alla semplificazione faziosa: per esempio i dazi. D’improvviso si è cominciato a gridare che gli annunciati dazi alle merci europee, esportate negli Usa, sono una mazzata tragica che il cattivo Trump sta per infliggerci (mentre la vera mazzata è stata il Green Deal europeo che loro hanno applaudito). Continua

Che la presidenza Trump chiuda un’epoca e ne apra una nuova, molto diversa, in America e nel mondo, è ormai convinzione unanime.

Ma è Trump che ha “creato” questa nuova America “conservatrice”, oppure è la realtà dell’America profonda che – di fronte al fallimento del ciclo storico che va da Clinton a Biden – ha colto al volo il “fenomeno Trump”, capace di interpretare i sentimenti e i bisogni della gente, per cambiare radicalmente strada? Continua

“Come fortemente voluto dal neopresidente Trump, la Bibbia arriva sui banchi di scuola. Il via sarà a brevissimo in Texas. Il board delle scuole dello stato del Texas ha varato in via preliminare un nuovo curriculum scolastico per i bambini dalla materna fino alla fine delle elementari in cui riferimenti biblici sono inclusi nel programma delle lezioni”.

Così scrive la Stampa (20/11). A dire il vero si tratta di un programma facoltativo. Il New York Times ha fatto qualche esempio: in una lezione per la scuola materna si parla di Gesù illustrando il Discorso della Montagna e in una per la quinta elementare si spiega L’Ultima cena di Leonardo rifacendosi al racconto evangelico. Continua

“America is New Rome”. Così Elon Musk ha rilanciato dei tweet di “Culture critic” che ieri sera avevano 21 milioni e mezzo di visualizzazioni e migliaia di like e commenti (numeri simili ha fatto il tweet di Musk sull’America come la Nuova Roma).

L’AMERICA EREDE DI ROMA

Il thread di “Culture critic” esordisce così: “L’America fu fondata per essere la vera erede dell’antica Roma. Ma la maggior parte delle persone non sa quanto siano profondi i parallelismi (…). Ecco perché viviamo ancora a Roma e perché questa volta non crollerà”. Continua