TAFAZZI
Andrea Camilleri per Micromega ha scritto un racconto, bruttino, ma rivelatore. Parla di un “malandato barcone” che, comandato da Roman il Prode, andava verso il “naufragio annunciato” perché “aveva imbarcato un equipaggio eccessivo, più di cento fra ufficiali, sottufficiali e marinai” (l’allusione è alla moltiplicazione di poltrone ministeriali).
“Inoltre l’equipagio era troppo eterogeneo”, aggiunge lo scrittore, “c’erano alcuni teodem (popolazione nota per il fanatismo religioso), molti sempercoglion (popolazione famosa per la stupidità), qualche approfitt (popolazione celebre per ricavare il suo tormaconto da ogni situazione), numerosi lassafà (popolazione costituita da varie tribù ognuna delle quali pensava solo a se stessa) e perfino alcuni discendenti dei famosi tagliatori di teste del Borneo. Per di più Roman il Prode non aveva il polso necessario a mantenere l’indispensabile, ferrea disciplina”.
Il racconto continua ancora più pesantemente. Il tutto è stato pubblicato in prima pagina dall’Unità (3/11). Se lo dicono loro…. Continua