Il Papa è così convinto dell’emergenza climatica che il 1° dicembre andrà a Dubai per la Cop28. Ma il professore Franco Prodi dichiara che, su questo tema, la Chiesa rischia di finire in un nuovo caso Galileo.

Il professor Prodi non è solo un cattolico, appartenente a una nota famiglia cattolica e progressista (è fratello di Romano, importante leader politico, e di Paolo Prodi, storico della Chiesa, docente universitario, membro dell’Accademia dei Lincei e fondatore del “Mulino”).

Franco è soprattutto uno scienziato del clima di fama internazionale, un docente universitario che ha diretto l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Cnr. Un vero esperto. Continua

Ennio Flaiano diceva che “i giovani hanno quasi tutti il coraggio delle opinioni altrui”. Parole che tornano alla mente vedendo le immagini di migliaia di ragazzi – per così dire – “chiamati alle armi” venerdì ed incensati dagli adulti, dai padroni del vapore e del pensiero, da tutto il sistema scolastico e mediatico (compresi giornali di proprietà “automobilistiche” che hanno appena finito di esultare per la doppietta della Ferrari in Formula 1).

Scesi in piazza a far finta di protestare contro quegli stessi adulti che li hanno “convocati”, contro i padroni del vapore, contro il sistema che li celebra e li esalta.

E per una questione su cui nessuno di loro saprebbe fornire un argomento scientifico, dal momento che uno scienziato del clima come Franco Prodi afferma che le circolanti “previsioni allarmistiche non sono credibili” (cita autorevoli documenti scientifici dove si conclude che “la natura, non l’attività dell’uomo, governa il clima”). Continua