In Vaticano è appena iniziato il “Sinodo sulla sinodalità”: una tale Babele, confusa e autodistruttiva, che è stata ribattezzata da qualcuno “Casinodo”.

Nei giorni scorsi il cardinale Raymond L. Burke ha dato la chiave di lettura più realistica dell’evento: È purtroppo molto chiaro che l’invocazione dello Spirito Santo da parte di alcuni ha per scopo il far andare avanti un’agenda più politica e umana che ecclesiale e divina”. Continua

Con la morte del filosofo Gianni Vattimo, il 19 settembre, si è diffusa nella rete, soprattutto fra i cattolici, una sua dichiarazione sorprendente di cui però non era chiara la provenienza (qualcuno rimandava a Radio vaticana, altri a giornali o tv).

I dubbi relativi alla fonte della citazione dovevano essere chiariti anche perché il contenuto di quella dichiarazione del filosofo era molto interessante. Finalmente si è scoperto che a riportare le parole di Vattimo, anni fa, era stato uno dei più autorevoli intellettuali italiani Vittorio Messori, nel libro Pensare la storia, pubblicato nel 1992 dalle edizioni Paoline (questa è dunque la fonte). Continua

I “no global” ora hanno un leader planetario: papa Bergoglio. Però non si definiscono più “no-global”, ma “alter-mondialisti” perché vogliono la globalizzazione, ma “in una forma diversa”.

Lo ha spiegato ieri, in un’intervista, Vittorio Agnoletto – portavoce della contestazione contro il G8 di Genova del 2001 – indicando appunto in papa Francesco il loro “punto di riferimento etico e morale”.

Soprattutto adesso che – dice Agnoletto – “la sinistra politica si è dissolta” e sulla scena mondiale ha fatto irruzione il Kattivo: Trump.

Cinque giorni fa” racconta ancora Agnoletto “il Papa ha convocato in Vaticano un incontro con 180 personalità, leader o protagonisti dei movimenti sociali. C’ero anch’io. Abbiamo lavorato, al di là del credo religioso dei singoli, su tre temi proposti personalmente da lui: lavoro, casa e terra. A questi si è aggiunta una riflessione comune sulla democrazia partecipativa e sulle migrazioni. Alla fine, davanti a più di tremila persone in sala Paolo VI, il Papa ha parlato e ha riproposto i contenuti del nostro movimento. Ma ci ha anche detto che dobbiamo fare un salto nella politica, perché dobbiamo cambiare un sistema fondato sulle ingiustizie”.

Più che un papa è davvero il loro leader politico. Infatti Agnoletto spiega: “Sul piano politico oggi è una partita a tre: gli alter-mondialisti, vicini a Francesco. In mezzo c’è l’establishment. Poi ci sono le destre nazionaliste e razziste, che sono cresciute dove abbiamo perso noi”. Continua