Chi volesse saperne di più, su questo tema, può vedere il capitolo che ho dedicato a Boccaccio e Certaldo nel mio “Dio abita in Toscana” (Rizzoli).

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Benedetti gli anniversari che riportano alle radici e all’identità di un popolo. Per esempio, quest’anno è il 650° della morte di Giovanni Boccaccio (1313-1375), personalità di straordinaria importanza ridotta purtroppo a una figura minore e ignota ai più.

Così come il suo capolavoro, il Decameron, è stato ridotto al film che nel 1971, all’insegna della trasgressione politico-culturale, ne ricavò Pier Paolo Pasolini (salvo scrivere nel 1975, un’“Abiura dalla Trilogia della vita” che andrebbe riletta per la sua tragicità).

Peraltro il tragico è proprio la vera (e dimenticata) cornice delle novelle del Decameron e conferma l’ispirazione dantesca di quest’opera che ebbe subito un successo strepitoso e fu il primo grande best seller. Continua

Il sindaco di Firenze Dario Nardella, in questi giorni, ha organizzato nella sua città un convegno dei sindaci progressisti di vari paesi europei contro il sovranismo.

Non si capisce cosa c’entri lui con la discussione sul sovranismo. In ogni caso la sfortuna ha voluto che l’unico a rivendicare esplicitamente il “sovranismo”, nelle stesse ore in cui si svolgeva il convegno, sia stato il ministro delle Finanze del governo di sinistra tedesco, Christian Lindner, che sulla Faz ha tuonato contro l’immigrazione irregolare in Germania: “Dobbiamo decidere in modo sovrano chi è invitato a cercare fortuna nel nostro mercato del lavoro” . Continua

L’appello lanciato dalle pagine del “Mulino” da tre importanti intellettuali, lo storico Ernesto Galli Della Loggia, il filosofo Roberto Esposito e il letterato Alberto Asor Rosa, meriterebbe una grande discussione. Anche da parte delle élite politiche.

Se non altro per la singolarità di una denuncia-documento che lega insieme personalità così diverse per orientamento culturale e politico. Continua