Gian Antonio Stella, sul “Corriere della sera”, martedì scorso, ricordando la “spedizione di Magellano” (di cui ricorre il 500° anniversario) ha illustrato ed elogiato la preziosa relazione che ne fece il veneto Antonio Pigafetta.

Poi ha concluso il suo pezzo celebrativo sostenendo che il “leggendario condottiero” (Magellano) “avrebbe dimostrato definitivamente quanto avesse ragione chi sosteneva che la terra fosse rotonda e quanto torto avessero i terrapiattisti”.

Anche Gabriele Romagnoli ha scritto, su “Repubblica” del 6 agosto 2019, che “Magellano fece compiere la prima circumnavigazione del globo, dimostrando in modo inconfutabile (anche agli ottusi di oggi) che il pianeta è una sfera”.

In realtà nel Medioevo non credevano affatto che la terra fosse piatta. Ma questa incredibile fake news è stata ribadita nel 2019 (per i 500 anni dall’inizio della spedizione) perfino dall’allora presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, in un video celebrativo in cui diceva testualmente: “Cinquecento anni fa Ferdinando Magellano, alla guida di 260 uomini molto coraggiosi, partì per circumnavigare il mondo, dimostrando che la terra è rotonda”. Continua

Siamo sicuri di aver bisogno di un Nemico da odiare? È una pulsione profonda del nostro animo che è smarrito e ferito dal male. Non a caso la parola “diavolo” viene dal greco “dia-bàllein” che significa separare, contrapporre.

Infatti il diavolo vede tutti come nemici, mentre Cristo non considera nessuno come nemico, neanche chi lo sta uccidendo (ma questa “follia” è una cosa dell’altro mondo e ci tornerò dopo). Nell’incertezza della nostra solitudine (“chi sono io?”), il Nemico diventa la scorciatoia per darsi un surrogato di identità e uno scopo di vita.

Umberto Eco in “Costruire il nemico” scrive: “Pare che del nemico non si possa fare a meno. La figura del nemico non può essere abolita dai processi di civilizzazione. Il bisogno è connaturato anche all’uomo mite e amico della pace”. Continua